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A Palermo la scuola adotta la città: tutti i luoghi da visitare (gratis), il programma

Balarm
La redazione

La chiesa di San Giovanni degli Eremiti di Palermo (foto di Carmelo Di Salvo)

Prende il via Panormus. La scuola adotta la città, il progetto dalla storia trentennale che si rivolge alle istituzioni educative e scolastiche di ogni ordine e grado. La XXVIII edizione si intitola «Viva Panormus...e Santa Rosalia», dedicata alla tradizione cittadina più identitaria e suggestiva: il culto devoto, tra sacro e profano, della Santuzza, per la quale nel 2024 ricorre il IV centenario del ritrovamento delle spoglie.

Come da tradizione, Panormus si svolgerà a maggio: per tre fine settimana, dal 3 a 19 maggio, gli studenti di 79 istituzioni scolastiche accompagneranno i visitatori alla scoperta dei 43 siti della città connessi al culto di Santa Rosalia: chiese, vicoli, musei, oratori, e ancora santuari, quadri, murales ed edicole votive.

Un accordo interistituzionale con l'assessorato regionale Beni Culturali ha permesso, durante le giornate di adozione, di aprire al pubblico gratuitamente il Complesso monumentale di San Giovanni degli Eremiti, i Chiostri del Museo Salinas e la Biblioteca Centrale.
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Non mancheranno le attività rivolte ai bambini e alle bambine della prima e della seconda infanzia con laboratori rosaliani organizzati da alcuni asili nido e scuole dell’infanzia presso l’atrio della biblioteca comunale Leonardo Sciascia e all’interno di Villa Garibaldi.

«Il mondo della scuola e l’amministrazione comunale ancora una volta insieme per questa iniziativa che è diventata ormai una tradizione che mette in risalto il patrimonio culturale della città. Il progetto Panormus ha sempre avuto un forte impatto sociale e culturale.

Quest’anno, inoltre, assume un significato particolare perché il percorso di questa edizione avrà come filo conduttore il quattrocentesimo di Santa Rosalia. È importante che anche il mondo della scuola e gli studenti di questa città sentano propria l’importanza della tradizione che coniuga sacro e laico e dall’altissimo valore simbolico». Lo ha dichiarato il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. 

«Per Panormus c'è, come sempre, l'intera comunità scolastica palermitana e io, in qualità di assessore all'Istruzione, sono sinceramente orgoglioso e felice di partecipare all'organizzazione di questo evento, ideato nel 1994 dalla compianta collega Alessandra Siragusa che abbiamo ricordato tutti insieme anche quest'anno.

Un progetto di pedagogia urbana che si rinnova per questa  XXVIII edizione con la celebrazione di Santa Rosalia e che vedrà una partecipazione massiccia delle scuole che con grande entusiasmo si preparano da mesi per adottare la città», ha dichiarato l’assessore Tamajo.

Giovedì 6 giugno il Teatro Massimo, da sempre un importante partner di Panormus, organizzerà la giornata conclusiva della manifestazione. Le alunne e gli alunni degli istituti a indirizzo musicale coinvolti nel progetto suoneranno e canteranno sulla scalinata di Piazza Verdi. In questa occasione, le scuole  riconsegneranno le chiavi della città al Sindaco.

Panormus è un progetto organizzato interamente dall’Ufficio scuole dell’obbligo e contrasto alla dispersione scolastica del Comune di Palermo. Quest’anno alla sua realizzazione hanno collaborato la Curia e le diocesi, la Soprintendenza ai beni culturali regione Sicilia, la Fondazione Teatro Massimo, l’assessorato comunale alla Cultura, la GAM, Civita, la Polizia municipale, l’Ufficio comunale mobilità e traffico, la Reset, la Rap, l’Ufficio comunale Ville e giardini, la Questura e la Prefettura.
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