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388° Festino: emozioni di un'edizione partecipata

In tanti, tantissimi, sono scesi lungo le strade per capire ed assaporare tempi passati e per proiettarsi al futuro: 300mila festanti con l'anima religiosa

  • 17 luglio 2012

Ed è al principio di Ferdinand Tönnies, sociologo tedesco – 1855/1936 - che si rifà il concetto espresso dal Sindaco di Palermo, in occasione del 388° Festino di Santa Rosalia. Il Sindaco Orlando, afferma: “Bisogna tornare ad essere una comunità”. Tönnies, nell'opera Comunità e Società (Gemeinschaft und Gesellschaft, 1887) individua due forme diverse di organizzazione sociale: la comunità e la società. Mentre la forma comunitaria, fondata sul sentimento di appartenenza e sulla partecipazione spontanea ed organicistica, predomina in epoca pre-industriale; la forma societaria, basata sulla razionalità e sullo scambio anche meccanicistico, domina nella moderna società industriale. La gente di Palermo aveva il desiderio di trovarsi ancora una volta, ad essere “Comunità”. Nel suo nuovo-vecchio Sindaco avevo riposto le sue speranze. Il Festino di Palermo, il momento iniziale.

In tanti, tantissimi, sono scesi lungo le strade per capire ed assaporare tempi passati; 300mila persone festanti con l’anima religiosa. Un mosaico di integrazione, etnie, culture, diversità fisiche e concettuali; in campo tutti: sportivi, rappresentati della società civile e delle comunità di immigrati ed associazioni impegnate, come Addio Pizzo. Un Festino essenziale, ma ricco di colori, suggestioni, arte e significati. Dalla Cattedrale si eleva una musica per eccellenza, l’Intermezzo di Cavalleria Rusticana. Brividi dello Spirito, nell’aria cosmica. Poi, arriva, in un prologo-cunto, Mimmo Cuticchio. Inizia il corteo ed il Sindaco, esordisce così: “Arieccoci”! Un trionfo, il suo cammino, insieme a Santa Rosalia.

Arrivati ai Quattro Canti, uno spettacolo pieno di tutto in 3D; poi il Carro, la gente ha atteso anni per sentire quel grido d’appartenenza, di orgoglio, di sentimento condiviso.
E così, salito sul Carro e pieno di emozione, il Sindaco grida col cuore: “Viva Palermo e Santa Rosalia”. Palermo è in festa, corre ad ammirare i fuochi d’artificio. Una Festa riuscita ed accolta dalla gente; si è percepito che la speranza è stata ben riposta. Che l’amore esiste, tra il suo Sindaco e la città. Un segno, il Festino. L’inizio, affacciatosi anche nei nuovi media, tra social network e diretta streaming. Adesso, il lungo cammino. Viva Palermo e Santa Rosalia.

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