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9 maggio 1978-2014: Cinisi ricorda Peppino Impastato

La "Casa Memoria" e il "Forum Sociale Antimafia" organizzano a Cinisi, dal 8 al 11 maggio, una manifestazione per il 36° anniversario della morte di Peppino Impastato

Balarm
La redazione
  • 6 maggio 2014

Nato nella terra dei vespri e degli aranci, tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio, negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di giustizia che lo portò a lottare. Recita cosi una canzone dedicata alla memoria di Peppino Impastato, il giornalista siciliano che si ribellò alla mafia del suo paese e che per mano mafiosa fu ucciso. Per commemorare il 36° anniversario del suo assassinio (9 maggio 1978), Casa Memoria e il Forum Sociale Antimafia organizzano a Cinisi una manifestazione, dal 8 al 11 maggio, proponendo incontri di impegno sociale e culturale.

La manifestazione inizia giovedì 8 maggio alle ore 16.30 alla Casa Badalamenti, in corso Umberto I 183 con l'accoglienza al pubblico e l'incontro "Mafie e antimafia al Nord e al Sud". I temi che verranno trattati sono: l'attività del Centro Impastato, programmi in corso e il progetto del Memoriale della lotta alla mafia con Umberto Santino e le lotte per la casa a Palermo con Nino Rocca.

Alle 18.30 è la volta del convegno nazionale di "Avviso Pubblico - Amministratori sotto tiro", sempre alla Casa Badalamenti, alle 20 lo spettacolo-racconto teatrale di Alessio Di Modica "Ossa" sulla vita di Placido Rizzotto, sindacalista siciliano che animò il movimento di occupazione delle terre a Corleone dando vita alla prima forma di antimafia sociale. Anche quest'anno verrà celebrata la III° veglia di preghiera "Sulla legalità e la giustizia sociale" alle ore 21 a cura dell'Azione Cattolica di Cinisi e presieduta dal vescovo di Monreale Michele Pennisi. Infine alle ore 22 spazio ai concerti dei gruppi musicali locali sul palco allestito in piazza Vittorio Emanuele Orlando.

Si prosegue venerdì 9 maggio alle ore 9.30 con la visita al casolare dove fu ucciso Peppino per un momento commemorativo, dalle 10 alle 13 alla Casa Badalamenti è in programma un forum sulle lotte territoriali con la presenza delle mamme "No muos", mentre alle 17 è in programma il corteo dalla sede storica di Radio Aut di Terrasini a Casa memoria Felicia e Peppino Impastato, in corso Umberto I 220, in cui interverranno Giovanni Impastato e alcuni dei compagni di Peppino.

La giornata si conclude alle ore 20, in piazza Vittorio Emanuele Orlando, con il concerto del sassofonista e compositore napoletano Daniele Sepe e la sua band (The rote jazz fraction) e l'esibizione del cantautore Francesco Impastato. Entrambi gli artisti riceveranno il premio "Musica e Cultura", il primo per la migliore produzione musicale dell'anno, il secondo per aver promosso e divulgato più di tutti la memoria di Peppino Impastato. A fine serata verrà reso noto anche il vincitore del primo premio fotografico "Peppino Impastato".

Sabato 10 maggio dalle 16 alle 20 un forum sui beni confiscati alle mafie (lettura documento finale) e dalle 21 alle 23 verrà proiettato il video di Paolo Chirco "Fiori di campo" sull'esperienza del collettivo femminista di Cinisi (1977-78).

Domenica 11 maggio, ultimo giorno della manifestazione, si inizia la giornata alle ore 11 con una tavola rotonda sulla costruzione di una rete di solidarietà democratica territoriale tra la Valle dello Jato e il Golfo di Castellammare, con la partecipazione di amministratori e operatori culturali impegnati quotidianamente a contrastare malapolitica, malaffare, corruzione e mafia.

Alle 17.30 verrà presentato il libro, in presenza dell'autore, "I ministri dal cielo", di Lorenzo Barbera (sociologo) e con Alessandro La Grassa (presidente del CRESM), a cura di Belìce/EpiCentro della Memoria Viva, Marcia per la Pace della Sicilia Occidentale '67 e Peppino Impastato. Alle 20.30 ci sarà la presentazione del concorso e terza edizione di "Visioni notturne Sostenibili" e proiezione di documentari (precedenti edizioni): "Zavorra" di Vincenzo Mineo, 2011, (50') "Radiografia della miseria" di Pietro Nelli, 1967 (16') "Dallo zolfo al carbone" di Luca Vullo, 2008, (53') a cura di Giuseppe Maiorana, direttore di Belìce/EpiCentro della Memoria Viva.

Una frase su tutte compariva il giorno della morte di Peppino: "La mafia uccide, il silenzio pure", un silenzio che lui seppe rompere e che questa manifestazione vuole insegnare a farlo anche noi.

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