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Riapre Villa Cardillo Alliata: arte in cantiere

È nata dal rifacimento di un originario baglio agricolo, appartenuta prima a Domenico Cardillo, e poi agli Alliata. Le foto ad hoc realizzate durante i lavori

  • 18 aprile 2009

Una delle pagine più affascinanti della storia di Palermo è stata scritta nelle ville settecentesche che punteggiavano le campagne circostanti la città, soprattutto nella zona della Piana dei Colli, dove molti nobili palermitani costruirono le loro residenze estive, nella tradizione dei luoghi di delizia arabo-normanni. A partire dagli anni ’60 del Novecento, in concomitanza con lo scempio edilizio di cui fu oggetto la città, l’importanza di questi luoghi è stata dimenticata e occultata.

Oggi, grazie alla volontà della famiglia Lodetti Alliata e al co-finanziamento dall’Assessorato ai Beni culturali della Regione Sicilia, la villa Alliata Cardillo, significativo esempio di quella cultura, è stata interamente recuperata e trasformata in prestigiosa sede del Centro d’arte Piana dei Colli che inaugura le sue attività sabato 18 aprile con la mostra fotografica “Visioni di Cantiere”. Le foto, commissionate dalla famiglia Alliata a Riccardo Scibetta (Besana Brianza, 1971), sono state realizzate ad hoc durante i lavori di restauro e sono il frutto dell’incontro tra la specificità di un luogo e lo sguardo curioso e indagatore dell’artista.
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Le immagini di cantiere resteranno in permanenza, dopo la mostra, nei locali della villa. Il progetto di ripristino della residenza è stato supervisionato dalla famiglia proprietaria e dalla storica dell’arte Giulia Ingarao, direttore artistico del centro e curatrice della mostra. Villa Cardillo, incastonata nella Piana dei Colli, è nata dal rifacimento di un originario baglio agricolo e, appartenuta nel ‘700 a Domenico Cardillo, passò nell’800 agli Alliata. Stefania Alliata Lodetti ha fortemente voluto il recupero di questa dimora salvandola da un grave stato di abbandono. Sono stati così recuperati la facciata lesenata con il fastigio della famiglia, le terrazze panoramiche, la cappella con il suo altare, il giardino e il cosiddetto “passeggio”.

All’interno dei saloni a enfilade del piano nobile è stato inoltre realizzato un percorso multimediale, una sorta di archivio permanente, corredato da dodici totem interattivi, intitolato “Storia ed evoluzione di un territorio: Palermo e la Piana dei Colli”. Sono stati girati cinque video-documentari che intendono analizzare il rapporto tra la villa e il territorio circostante attraverso differenti punti di vista. Le tematiche, affrontate da vari esperti, sono urbanistico- architettoniche, socio-antropologiche, botaniche, paesaggistiche e storico- artistiche.

Nel video che riguarda l’ambito storico artistico, realizzato con l’intervento dell’artista Anne-Clémence de Grolée, l’attuale realtà suburbana si confronta con il passato, evidenziando il ruolo delle periferie e riflettendo sulla possibile valorizzazione dell’antico. Il centro ospiterà, dunque, mostre di varia natura ed è dotato di biblioteca multimediale, bookshop, attrezzature all’avanguardia per la realizzazione e fruizione di prodotti audiovisivi e multimediali. La villa è sede inoltre dell’Osservatorio Outsider Art, diretto da Eva di Stefano (Cattedra di Storia dell’Arte contemporanea dell’Università di Palermo). Un centro d’arte di cui si sentiva il bisogno, importante per la rivalutazione del territorio, del suo patrimonio e per la promozione dell’arte contemporanea.

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