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Rioccupato il centro sociale Laboratorio Zeta

Un corteo con migliaia di persone, la convocazine del Prefetto di un tavolo istituzionale, la rioccupazione dello stabile degli attivisti del Laboratorio Zeta

Balarm
La redazione
  • 25 gennaio 2010

Il centro sociale Laboratorio Zeta di Palermo (via Arrigo Boito 7) è stato rioccupato dopo lo sgombero di mercoledì 20 gennaio da parte delle forze dell'ordine. In quell'occasione vi sono stati tafferugli tra la polizia e i manifestanti che hanno provocato 5 feriti e 3 arresti (tutti i dettagli su www.balarm.it/articoli/vis.asp?IdArticolo=5712). Adesso il muro di mattoni all'ingresso è stato abbattuto e gli occupanti, tra cui 32 sudanesi rifugiati politici, sono rientratie così riprendono le attività all'interno del centro sociale che ricomincia con un ricco calendario di appuntamenti per tutta la settimana. Lunedì 25 gennaio alle 17 i precari della scuola di Palermo incontrano Lutte Ouvriére, alle 18 invece sarà la volta della performance teatrale di Veronica Pecoraino e ancora, alle 19, un'azione performativa dal titolo "Invadenza a cura di Giusva Pecoraino. La giornata si concluderà poi con lo spettacolo "Dove le stesse mani" della compagnia dei Quartiatri e con il concerto di musica popolare dei Trizzi di Donna.

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Martedì 26 gennaio ancora tanti incontri tra arte e cultura: si inizia alle 17 con la presentazione del libro "Campi di Forza. Percorsi confinati di migranti in Europa" di Alessandra Sciurba; alle 19 l'aperitivo con la proiezione del film "Surplus" di Erik Gandini; alle 21 un'assemblea del coordinamento Stop Omofobia che concluderà con un intervento musicale di Matilde Politi; alle 22.30 infine in scena lo spettacolo di musica e danza "Solo pieno" di e con Emilia Guarino, Marzia Soardi e Vittoria Castagna e le musiche dal vivo dei Manomanca e di Dario Nicchitta. Si ricomincia mercoledì 27 pomeriggio con un'assemblea cittadina che prenderà il via alle 17 per continuare alle 19 con un'aperitivo durante il quale verrà proiettato il reportage "Oltre gli spazi" di Città in reta in collaborazione di Legambiente. Ancora alle 20, è organizzata una cena sociale a cura del collettivo "Malaussène" a cui seguirà, con inizio alle 22, la musica di Eugenio Panormo. Due gli appuntamenti per giovedì 28: alle 19 verrà servito un aperitivo durante il quale verrà proiettato "Camice Verdi" di Mario Lazzaro e alle 21 spazio al teatro con lo spettacolo "Orlando" (liberamente ispirato all'Orlando Furioso") con Alberto Nicolino e Dario Compagna.

Venerdì 29 gennaio invece già dalle 15.30 si apriranno le porte per dar spazio ai GAP (gruppi di acquisto solidale) e fino alle 19 sarà possibile acquistare tanti prodotti. Ancora una proiezione durante l'aperitivo ed è il turno del film "I love radio rock" di Richard Curtis. Spazio invece alla musica hip hop dalle 22 che vedrà all'interno del Laboratorio Zeta una "battaglia" a suon di rime tra gli Gente Strana, Ciaka, Bastardi Senza Gloria, Zen.it Posse e Mufasa. Sabato 30 gennaio invece è proposta la serata "MeatMeetBeat" per ballare insieme su musica elettronica e non mixata da Romancino, Rinaudo, Oreino, Cluster bomb, Motion trick e Colombo.

Il giorno prima di rioccupare i locali un lungo corteo, sabato 23 gennaio, si era snodato per la città al fine di trovare una soluzione concreta al problema con il Comune. Il Prefetto, dopo la rioccupazione, è stato costretto a convocare un tavolo istituzionale per lunedì 25 gennaio alle 17, con lo IACP, la Questura, il Comune, i consiglieri comunali e i Senatori che hanno espresso in questi giorni assoluta contrarietà allo sgombero del Laboratorio Zeta di Palermo. «La stessa città - scrivono gli attivisti del Laboratorio in un comunicato ufficiale - che ieri ha dato vita a un lunghissimo corteo partito da via Boito e arrivato in Prefettura: più di 5000 persone a dire che il Laboratorio è una storia comune. Un storia così potente da rendere evidente che la legalità slegata dalla giustizia è solo vuota retorica».

E, a proposito del tavolo istituzionale, gli attivisti scrivono: «Si apre una nuova trattativa, anche se lo Zeta è stato per quasi un anno impegnato in un tavolo dal quale non è emersa alcuna proposta, mentre tutte le istituzioni hanno ammesso la loro incapacità nel trovare una soluzione, affermando anche che il Laboratorio zeta era già una risposta concreta a bisogni e difficoltà reali di questa città. La convocazione di lunedì (che comunque non ci vede tra gli invitati) è certamente un risultato, ottenuto anche grazie all'intervento della politica istituzionale. Da questo tavolo ci aspettiamo che venga revocata l'assegnazione degli spazi del Laboratorio zeta all'associazione Aspasia, per essere formalmente riconsegnati alla città che ieri era in piazza». Sul sito www.zetalab.org ulteriori informazioni sul caso.

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