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Buone pratiche a Palermo: l'adesione a Sprecozero.net

Il Comune di Palermo aderisce a Sprecozero.net, una rete nazionale degli enti territoriali contro lo spreco, costituitasi nel 2014 per attivare pratiche anti-spreco

  • 20 settembre 2016

Condividere, promuovere e diffondere le migliori iniziative utili nella lotta agli sprechi: d'ora in poi, anche il Comune di Palermo è socio ordinario dell'associazione Sprecozero.net, la rete nazionale degli enti territoriali contro lo spreco, costituitasi nel 2014.

Sprecozero.net nasce per monitorare le attività avviate e promosse nei vari enti ma anche per controllare la loro condivisione attraverso strumenti informatici come il web e i social media.

Attenta all'attivazione di pratiche anti-spreco quali indagini di mercato, confronto preventivi, modulistica, delibere, riferimenti normativi, l'associazione vuole fornire agli operatori condizioni di lavoro ottimali, senza perdite di tempo. Tutti gli enti territoriali possono aderire in qualsiasi momento al network pagando una quota simbolica di adesione annuale che ammonta a 250 euro.

Nata grazie a un accordo tra la società Last Minute Market srl di Bologna e il Comune di Sasso Marconi, Sprecozero.net dà la possibilità di condividere idee e esperienze e fare richieste specifiche su singole iniziative da sottoporre ai soci che le hanno già attivate.

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È proprio dalla creazione di una forte sinergia che può emergere l'impulso all'affermazione di scelte e stili di vita attenti alla riduzione dei consumi e degli sprechi. L'adesione di Palermo al network segue l'avvio dell'iniziativa "Contro ogni spreco", già promossa dal Comune con alcuni concessionari del mercato ortofrutticolo per la distribuzione di alimenti invenduti agli enti caritatevoli.

«Anche in Italia si sta affermando una nuova cultura contro lo spreco, soprattutto in campo alimentare e farmaceutico, come testimoniato dalla recente normativa nazionale - dichiarano il Sindaco Leoluca Orlando e l'assessore all'Ambiente Sergio Marino - ed è quindi importante coinvolgere la comunità intera e proporre il Comune quale punto di riferimento, puntando sulle risorse migliori: la qualità della vita, del paesaggio e dell’ambiente, della storia e della cultura».

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