ATTUALITÀ

HomeNewsAttualità

"Cantieri Amari": commercianti uniti contro il cantiere

"Cantieri Amari", gruppo che da mesi lotta contro i disagi provocati dal cantiere per l'anello tramviario di via Amari, ha affisso una serie di evocativi cartelli di protesta

  • 1 settembre 2016

Fondo nero, un unico titolo: "Il TrAnello ferroviario". Non si tratta della locandina di un nuovo film, ma di un cartello che è l'ennesimo grido dell'associazione "Cantieri Amari", gruppo attivo di diciotto commercianti palermitani (numero in crescita) attivi nell'area 4 del cantiere dell'anello ferroviario della città, costituito nel mese di giugno.

Per intenderci, si tratta dell'enorme area recintata dell'ultimo tratto di via Emerico Amari, sede di un cantiere che, tra esposti alla Procura e indagini dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, non brilla di certo per trasparenza. Ma che, nonostante tutto, continua ad essere attivo.

Come spiega Francesco Raffa, artigiano ceramista e presidente dell'associazione (prima "Metro per Palermo") «C'è un profondo divario tra il contratto d'appalto, firmato dal Comune insieme alla Tecnis - azienda commissariata dopo l'arresto dei vertici per sentenza del Tribunale di Catania - e l'esecuzione effettiva dei lavori».

Adv
I punti in questione sono stati più volte esposti alla Procura della Repubblica: documenti e fotografie, oltre ad episodi registrati e resi pubblici nel gruppo facebook del comitato cittadino di via Amari, testimoniano l'assenza di misure di sicurezza ed attrezzature adeguate che frenano l'attività dentro il cantiere.

Continua Raffa «ci chiediamo come possa essere effettiva un'ordinanza (n° 985 - Ufficio Traffico) che prevede un'estensione ingiustificata del cantiere, dal momento che l'opera non va avanti. Si trivella da un mese sempre lo stesso punto. Si tratta di un mezzo per consentire alla Tecnis di ottenere ulteriori fondi?».

Troppe le domande a cui non viene data risposta. E lascia perplessi - ma, soprattutto, infuriati - i membri di "Cantieri Amari". «Vogliamo chiarezza sui rapporti tra l'amministrazione comunale e la Tecnis e vogliamo una soluzione. E vogliamo che tutti, in qualità di cittadini, vengano risarciti per i danni ambientali, di salute, di mobilità e di lesione del diritto al lavoro. Ci auguriamo che i palermitani ci sostengano in questa battaglia.»

Tra le richieste, inoltre, c'è quella di garantire una parziale pedonalizzazione della via Amari, per consentire il transito tramite un passaggio pedonale che colleghi i due marciapiedi opposti, con un'illuminazione adeguata (in aumento furti e rapine) e la realizzazione di un parcheggio limitrofo al cantiere.

Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.
...e condividi questo articolo sui tuoi social:

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI