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Casa Aut: la casa di Badalamenti diventa galleria

Le opere di 70 artisti esposte a Cinisi in una mostra che vuole dare un significato nuovo a quella che fu la casa del mafioso Don Tano Badalamenti

  • 11 novembre 2011

Le conversioni: escamotage che hanno portato a svolte nella storia. Così come i cambiamenti di segno e di significato di una data cosa. Se poi il cambiamento è conseguente ad una lotta il nuovo significato acquisito è ancora più forte: venerdì 11 novembre alle ore 18, con “Casa Aut”, l’arte si appropria di quella che fu a Cinisi, in corso Umberto I, la casa del boss Gaetano Badalamenti, uno dei capi più importanti della storia della mafia siciliana e della malavita internazionale, nonché mandante dell’omicidio di Giuseppe Impastato. Le opere di 70 artisti in mostra, non solo inaugurano un nuovo spazio ma conferiscono un senso nuovo ad un’abitazione simbolo della criminalità e che per anni totalmente inaccessibile a visitatori. Da qualche anno la casa de “I cento passi” era stata espropriata ai familiari del boss e assegnata al Comune di Cinisi, che ha pensato di destinarla alle associazioni che ricordano la figura di Peppino Impastato.

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«Prima si percepiva un timore incoffessato, nei confronti di questi luoghi velato anche da un po' di diffidenza nei confronti delle attività delle associazioni antimafia. - dice Vincenzo Cusumano, Assessore alla Cultura turismo spettacolo e politiche giovanili di Cinisi - Adesso, specie con le nuove generazioni tutto è cambiato. I giovani hanno la voglia di rimettere in discussione tutto, di trasformare la realtà che li circonda: questa è la vera vittoria celebrata da Casa Aut». Tantissimi gli artisti siciliani che hanno voluto esprimere con “Casa Aut” la chiara volontà di cambiamento, oltre che un inequivocabile messaggio di riscatto, in memoria del giovane attivista che attraverso le frequenze di “Radio Aut” compiva una quotidiana azione di denuncia dei mafiosi del territorio e delle loro collusioni: lungo i tre piani del bene confiscato si trovano, dagli scatti di Letizia Battaglia alle opere di Laboratorio Saccardi, Federico Lupo, Francesco De Grandi, Alfonso Leto, Andrea Di Marco, Salvo Cuccia, Toti Garaffa, Fabio Bonanni, e ancora Alessandro Bazan, Ugo In The Kitchen, Emanuele Giuffrida, Igor Scalisi Palminteri e tanti altri artisti.

La mostra, organizzata da Laboratorio Saccardi si articola lungo tutte le stanze dell'abitazione, dal salone alla cucina: dei tre piani, il piano terra sarà gestito dalle associazioni "Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato" e dall'associazione "Peppino Impastato" mentre il secondo e terzo piano ospitano una biblioteca e una sala multimediale. All'inaugurazione della collettiva d'arte - che in occasione delle "Settimane culturali" di Cinisi sarà possibile visitare ogni venerdì, sabato e domenica dalle 17 alle 20 fino al 27 novembre - presente anche l'Assessore ai Beni culturali Messineo.

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