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Caso tram Notarbartolo: la proposta di un cavalcavia

Si chiama “Ponte degli Artisti”, il cavalcavia progettato dall’architetto Cesare Calcara e proposto come soluzione alla fruibilità nei pressi della Stazione Notarbartolo

  • 1 ottobre 2015

Il tram a Palermo disturba, ansima e incuriosisce. Dopo innumerevoli preparazioni e smantellamenti stradali, prendono il via le prime linee del Genio palermitano: attenzione agli specchietti, non ci saranno più solo auto su strada, ma anche bus su binari, eppure i collaudi spaventano non poco cittadini e addetti ai lavori.

Tra questi ultimi, l’architetto Cesare Calcara, esperto in Tecniche di V.I.A., tecnico in Prevenzioni Incendi, il quale avanza alcune criticità nel tratto finale della linea tranviaria compresa tra Borgo Nuovo e la Stazione Notarbartolo.

«È ormai evidente-afferma l’architetto- che da piazza Ottavio Ziino a piazza Matteo Maria Boiardo, la sede stradale risulta notevolmente penalizzata. Ad oggi il traffico veicolare risulta estremante lento, costretto ad incolonnarsi, in entrambi i sensi, in un unica corsia. Un vero budello da cui è difficilissimo svincolarsi».

Lo viabilità delle auto, tuttavia, resterebbe un problema secondario, dal momento che la rete tramviaria miri a ridurre l’uso del mezzo privato, ma resta il problema delle emergenze.

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«Trattasi della fruibilità delle cosiddette "vie di fuga"- continua Calcara- dal centro città verso la principale arteria, viale Regione Siciliana, utile per l'evacuazione dal centro urbano verso monte e verso le direttrici est ed ovest». La soluzione? Dall’esperto, l’unica proposta sembrerebbe quella di una cavalcavia stradale. E il costo ridotto al minimo.

In che cosa consiste il progetto? «Si tratta di un percorso alternativo, lungo circa 200m, per compensare l’inquietante deficit tra la stazione e la via Leonardo da Vinci. Con spesa limitata e ristretti tempi di esecuzione è possibile realizzare un cavalcavia stradale con elementi prevalentemente prefabbricati in cemento armato».

«Tale opera-conclude- in particolare si estenderebbe tra l'accesso carrabile in uso alle Ferrovie su piazza Boiardo e l'opposta via Daidone, nei pressi della confluenza con via Zandonai/Giordano, esattamente sopra l' ingresso della seconda galleria del passante ferroviario».

Il suo nome, il “Ponte degli Artisti”: un idealistico, ma concreto, progetto che vorrebbe proporre soluzioni tecniche per il miglioramento del tratto stradale, nonché della vivibilità pubblica.

«La mia idea progettuale- afferma Calcara- è stata già da tempo inoltrata alle Autorità cittadine, ma non si sono avute ancora risposte. Speriamo di non dover attendere l'irreparabile». Confronti, criticità e nuove progettualità, il tram a Palermo fa già discutere.

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