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Città dei Ragazzi: muoiono divertimento e animazione

La Città dei Ragazzi di Palermo torna a far parlare di sè: slitta la firma del contratto per giochi e animazione e ancora una volta, la villa rimane vuota e spoglia

  • 26 ottobre 2015

Laboratori, attività ludiche e sportive con la possibilità di correre, saltare, arrampicarsi e curiosare: questo doveva essere la Città dei Ragazzi, luogo meraviglioso interamente dedicato ai bambini e piccolo polmone verde nel cuore di Palermo.

Un percorso tortuoso, un cammino carico di ostacoli quello di questo luogo, che sulla carta doveva essere un punto di riferimento per tutti i piccoli abitanti del capoluogo siciliano. Un luogo sereno, che alla bellezza classica di ogni parco aggiungeva l'opportunità di intrattenersi e divertirsi.

Eppure, Dopo aver portato a termine interventi di ristrutturazione e restauro che hanno interessato il battello, la locomotiva risalente agli anni cinquanta, il gazebo del parco e il labirinto, tutto è fermo.

Gli interventi fatti in vista di un anno all’insegna dei giochi e dell’intrattenimento sono serviti a poco per una questione praticamente solo burocratica: è slittata la firma del contratto per l’animazione.

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Restano così ferme le attività del campus, che avrebbero dovuto comprendere giochi e sport di strada, animazione culturale e ludico-manipolative per favorire la socializzazione e integrazione tra i ragazzi.

Restano ferme proprio quelle attività ludiche e quei laboratori che rendevano la Città dei Ragazzi un unicum, un posto diverso rispetto a tutte le altre ville e parchi pubblici della città, un posto in cui integrazione, socializzazione e amicizia erano parole-chiave insieme al divertimento.

Certamente, se bimbi e famiglie vogliono andare a respirare aria pulita e godersi un po’ di verde, possono senza alcun problema recarsi alla Città dei Ragazzi, ma con la consapevolezza che non ci sarà alcun animatore ad accoglierli.

Si dovrà, insomma, attendere ancora a lungo e mantenere la speranza di poter tornare a partecipare alle attività ricreative che caratterizzavano questo spazio, unico e solo in una città come Palermo.

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