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Conservatorio Bellini: concerto per Vincenzo Mannino

Il Conservatorio "Vincenzo Bellini" di Palermo ricorda con un concerto, mercoledì 2 aprile alle ore 21, l'illustre docente Vincenzo Mannino, ex direttore del Conservatorio

Balarm
La redazione
  • 30 marzo 2014

Proseguono l'esperienze emozionali e uditive dei concerti della prima parte della Stagione concertistica 2014 del Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo che nella sala Scarlatti, mercoledì 2 aprile alle ore 21, rende omaggio alla memoria di Vincenzo Mannino, illustre docente di pianoforte e direttore del Conservatorio di Palermo dal 1959 al 1966, con un concerto di musiche di Mozart e Cambini eseguite al pianoforte da Antonio Sottile e Gabriele Laura e dall'orchestra sinfonica diretta da Alberto Maniaci.

Il programma del concerto si aprirà con due brani di Wolfgang Amadeus Mozart, l’Overtura dalla “festa o serenata teatrale” Ascanio in Alba, su testo di Giuseppe Parini, e la "Sinfonia n. 1 in Mi bemolle maggiore K16". Seguiranno il concerto in Sol maggiore per pianoforte e archi del compositore Giuseppe Cambini, attivo a Parigi all’epoca del soggiorno di Mozart nella capitale francese, e a conclusione nuovamente un brano mozartiano, il concerto in Mi bemolle maggiore per due pianoforti e orchestra K365. L'ingresso al concerto è gratuito fino ad esaurimento posti.

Vincenzo Mannino nacque a Palermo il 9 gennaio 1913 dove studiò sotto la guida di Marcello Buogo, che lo avviò alla carriera concertistica prima ancora del conseguimento del diploma, avvenuto nel 1931. Successivamente si perfezionò a Roma con Alfredo Casella e a Vienna con Paul Weingarten.

Si diplomò in composizione sotto la guida di Antonio Savasta. Risultò vincitore del concorso nazionale pianistico di Roma, e, sempre a Roma, della "Prima rassegna concertisti". Grandi musicisti quali Casella, Alfano, Respighi, Mulè lo scelsero quale rappresentante per l’Italia al Concorso Internazionale di Vienna, che lo vide tra i premiati.

Dopo aver insegnato nel 1934 e 1935 a Palermo, vinse i concorsi a cattedra di Taranto e Pesaro. Trasferitosi in quest’ultima città, vi rimase come docente fino al 1950. Trasferitosi a Palermo nel 1950, venne subito eletto dal Collegio dei Docenti vicedirettore con la totalità dei voti meno uno (il suo), incarico che mantenne costantemente fino a quando giunse la nomina a Direttore incaricato (dal 1959 al 1966), mantenendo nel contempo la cattedra di pianoforte. Proprio in merito alla sua opera di didatta, l’allora Presidente della Repubblica gli conferì una medaglia d’argento “per gli alti meriti a favore della scuola e della cultura”.

Per molti anni ricoprì la carica di rappresentante per la "Sicilia del Sindacato Nazionale Musicisti" e contemporaneamente fu nominato Presidente della sezione palermitana dell’Agimus. Scrisse numerosi brani per pianoforte tra cui minuetto e burlesca, 60 canoni, 15 studi per il corso medio, le scale e gli arpeggi, testi adottati dai conservatori italiani e da paesi europei ed extraeuropei ivi compresi il Giappone e gli Stati Uniti. Vincenzo Mannino morì il 22 giugno 2002.

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