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Consulta delle Culture: stranieri in Comune a Palermo

Istituita a Palermo la "Consulta delle Culture", organo per la rappresentanza e la partecipazione politica dei cittadini stranieri, extracomunitari, comunitari e apolidi

  • 20 luglio 2013

È noto che Palermo sia e sia sempre stata una città segnata dagli stranieri. Dominazione dopo dominazione, conquista dopo conquista, la città si è arricchita di elementi che la rendono quanto mai eterogenea. E proprio nell'ottica dell'arricchimento i palermitani devono guardare la “Consulta delle Culture”, nuova istituzione cittadina per la partecipazione politica dei cittadini stranieri, extracomunitari, comunitari ed apolidi.

A Palazzo delle Aquile c'è gran fermento: presentare i comizi elettorali per le elezioni dei rappresentanti di questo particolare organo istituzionale - che si terranno, per la prima volta, domenica 20 ottobre dalle ore 8 alle ore 20 - significa rendere noto che i 18348 stranieri provenienti da ogni area geografica residenti a Palermo avranno un loro riferimento consultivo e propositivo e saranno coinvolti in prima persona nella vita sociale, politica e culturale palermitana e, naturalmente, nelle scelte di governo dell’amministrazione. Una decisione di una certa rilevanza, considerando che la richiesta di un simile Consiglio era stata avanzata da un certo numero di anni.

A maggio c'era in effetti stata la prima mossa in tal senso: era stato approvato il regolamento per l'istituzione dell'organo. Adesso, invece, è ufficiale: 9357 donne e 8991 uomini maggiorenni e residenti regolarmente a Palermo potranno recarsi nei seggi costituiti dalle circoscrizioni di residenza ed eleggere 21 membri della Consulta, ciascuno in rappresentanza di tutti i cittadini immigrati, che diventeranno le loro orecchie, i loro occhi e le loro bocche “ufficiali”, in grado di dibattere e proporre soluzioni per una Palermo sempre più interculturale.

«La "Consulta delle Culture" – ha affermato l’Assessore alla partecipazione Giusto Catania - sancisce un principio fondamentale: che a Palermo tutti parteciperanno alla vita politica in quanto residenti della città. Per noi, non esistono immigrati o stranieri, ma palermitani portatori di culture altre». Come e quanto questo inciderà in maniera effettiva sulle decisioni di rilievo non è ancora dato sapere, ma di certo si tratta di una scelta che avvicina sempre di più Palermo agli standard delle città europee.

Le candidature, che possono essere presentate da venerdì 20 a giovedì 26 settembre, sono aperte ad ogni cittadino straniero che risieda e soggiorni regolarmente a Palermo e sono effettuabili scaricando gli appositi moduli tramite il Sito del Comune, oppure recandosi presso le sedi delle circoscrizioni e nei locali dell’ufficio elettorale del comune e dell’Assessorato alla Partecipazione.

«Questo è un nuovo importante passo avanti per Palermo - ha affermato il sindaco Leoluca Orlando - città dell’accoglienza e del diritto ad essere diversi ma uguali. Le elezioni dei rappresentanti della "Consulta delle Culture" coniugheranno il bisogno dei palermitani a interagire con le altre comunità con la voglia di una comune partecipazione della vita politica della città. A fine agosto partirà una campagna informativa in più lingue: italiano, inglese, francese, cinese e arabo e invierò una lettera a tutti gli aventi diritto al voto indicando il seggio votazione»

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