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Consumo critico: le associazioni ristrutturano Ballarò

Ristrutturare due beni confiscati, assegnati dal Comune a due famiglie: è l'obiettivo di un progetto molto interessante, elaborato da tre associazioni locali

  • 6 aprile 2016

Sentiamo spesso parlare di consumo critico, soprattutto in realtà come Palermo, in cui associazioni presenti sul territorio come Addio Pizzo lo promuovono come strumento per contrastare il fenomeno del pizzo.

Anche stavolta il consumo critico si rivela vincente. Tre le associazioni protagoniste che si sono attivate in nome di un progetto che mira a ristrutturare, nel cuore di Ballarò, due beni confiscati e assegnati dal Comune di Palermo a due famiglie.

Si tratta di Addio Pizzo, Handala e l'associazione Santa Chiara che hanno organizzato una cena di crowdfunding nella parrocchia di Santa Chiara: per l'occasione, architetti, associazioni, progettisti, imprenditori edili e muratori inoccupati hanno dato la loro disponibilità per la ristrutturazione, a titolo gratuito o a prezzi molto bassi.

Cittadini e associazioni hanno pagato un simbolico biglietto di ingresso e hanno espresso la volontà di donare il loro tempo e la loro esperienza in nome di un progetto per cui vale la pena mettersi in gioco.

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Balarm, aderente già da tempo alla campagna di consumo critico ideata da Addio Pizzo, ha sentito l'associazione, con l'intento di voler approfondire il suo ruolo e comprendere quali saranno le prossime tappe di un progetto così ambizioso.

Per l'iniziativa, Addio pizzo ha messo a disposizione la rete di imprenditori e, da parte di alcuni di loro, abbiamo ricevuto la disponibilità di forniture e lavori da svolgere. La cena è andata molto bene e ha ottenuto un'ampia partecipazione, permettendoci di raccogliere 1300 euro – ci hanno detto.

Prossima tappa, giovedì 21 aprile, da Bistrot Bistrot, con una serata di consumo critico per cui, ancora una volta, parte del ricavato sarà devoluta al progetto.

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