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"Culla per la vita": Palermo tutela i neonati abbandonati

Il progetto palermitano promosso dall'Università, dal Policlinico e dal Movimento per la vita, per aiutare le madri in difficoltà e assistere i neonati abbandonati

Balarm
La redazione
  • 27 maggio 2015

Non sappiamo quali storie, situazioni ed emozioni esistono dietro la scelta di una persona, che è anche una madre, di abbandonare il proprio figlio. Andando oltre i giudizi personali, è importante per una città essere preparati a evenienze del genere, saper fronteggiare disponendo di condizioni adeguate: risale al 1998 la “Culla per la vita” che ritornerà a funzionare ufficialmente sabato 30 maggio grazie a un accordo di durata biennale tra l’Università, il Policlinico, il Movimento per la vita.

Nata per accogliere i figli delle donne che non possono o non voglio partorire in ospedale garantendone l’anonimato, la “culla per la vita” ha sede nel locale concesso gratuitamente dalla Congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo, ovvero all’Istituto religioso delle Figlie della Carità di San Vincenzo, in via Noce 28.

Accoglienza sanitaria per neonati e supporto psicologico per le madri in difficoltà, sono i due servizi principali che vengono offerti. Il centro è dotato di un impianto di video sorveglianza collegato 24 ore su 24 con l’Unità di terapia intensiva neonatale guidata (Utin) da Mario Giuffrè utile a monitorare il cuscinetto dove viene lasciato il neonato con appositi sensori che segnalato al personale la sua presenza.

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Sarà l’Università di Palermo, con la sovraintendenza del rettore Roberto Lagalla che ha firmato l’accordo, a occuparsi e a prendersi carico delle spese del ripristino delle adeguate apparecchiature che consentono il collegamento audio e video tra l’istituto religioso, dove ha sede il progetto, e l’azienda Policlinico.

Il Policlinico, che trova nel dipartimento assistenziale materno-infantile del Policlinico diretta da Giovanni Corsello un appoggio, si impegna a garantire tramite il Servizio trasporto emergenza neonatale, il trasporto di emergenza del neonato eventualmente rinvenuto dall’Istituto religioso all’Utin o un’altra struttura sanitaria disponibile.

Il Movimento per la Vita di Palermo, con FederVita Sicilia, si assume le incombenze relative al collegamento, necessario alla videosorveglianza in remoto della culla da parte dell’Azienda.

Un ulteriore servizio di supporto proviene dall’attivazione di un numero verde SOS VITA 800.813000, disponibile 24 ore su 24 ore: una possibilità e un aiuto per le madri in difficoltà che possono ricevere supporto al fine di evitare di essere accusate secondo la legge del reato di abbandono.

Essere madre ed essere in difficoltà economiche, psicologiche e sociali sono condizioni che faticosamente riesco a convivere. Una “culla per la vita” è una sicurezza in più, un porto sicuro, un rifugio per i meno fortunati, per i bambini, inconsapevoli vittime, e per le loro madri.

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