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Da Torino alla Sicilia: il Museo Egizio arriva a Catania

Mummie, papiri, animali imbalsamati e altri reperti storici che non hanno trovato spazio al Museo Egizio di Torino arrivano a Catania che apre una "succursale"

  • 23 febbraio 2016

Un'idea nata da una semplice conversazione che si concretizza in un vero e proprio esperimento culturale: è partita dal sindaco di Catania, Enzo Bianco, la proposta rivolta al presidente e al direttore del Museo Egizio di Torino di creare una "filiale" del museo nella città siciliana, per poter ospitare i reperti oggi conservati nei depositi per mancanza di spazio.

Più di undici mila pezzi che racconta la magnificenza dell'arte egizia da catalogare ed esporre rimasti fuori dall'esposizione di Torino. L'idea di aprire una sede distaccata a Catania è stata accolta positivamente grazie alla credibilità di cui gode la città.

Uno dei più importanti musei al mondo di cultura egiziana, inserito dal Times nella classifica dei 50 musei migliori, sposa la città etnea che ha sempre dimostrato una grande attitudine e interesse nei confronti dell'arte e della cultura.

La sezione verrà ospitata in un piano del meraviglioso Convento dei Crociferi una volta terminati i lavori di restauro. Mummie, papiri, animali imbalsamati e altri reperti storici: un viaggio nel mondo egiziano e nella civiltà del Mediterraneo di cui la Sicilia rappresenta il cuore pulsante e il simbolo.

Un'invidiabile conquista per la città di Catania che potrà vantarsi di ospitare la "succursale" del Museo Egizio. Non tardano però ad arrivare le polemiche da parte di cittadini e politici stessi che affermano che sì, questa unione tra Torino e Catania rappresenta una buona opportunità per il turismo, ma d'altra parte significa anche dare minore importanza ai musei cittadini che avrebbero bisogno di manutenzione e cura.

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