ATTUALITÀ

HomeNewsAttualità

Diritti per tutti: Palermo apre il Registro Unioni Civili

Inaugurazione per il Registro delle Unioni Civili del Comune di Palermo: le prime coppie si sono registrate a Palazzo delle Aquile alla presenza di Leoluca Orlando

Balarm
La redazione
  • 11 luglio 2013

Che anche i diritti possano avere una connotazione pragmatica non è una novità: ma esistono strumenti a disposizione per dimostrarlo, e così, ecco le prime firme sul Registro delle Unioni Civili del Comune di Palermo. L'inaugurazione arriva nella giornata di giovedì 11 luglio, nella aula Rostagno di Palazzo delle Aquile, alla presenza del sindaco Leoluca Orlando, dell'assessore alla Partecipazione Giusto Catania e del segretario generale Fabrizio Dall'Acqua. «Oggi - ha dichiarato il Sindaco, che per quest'azione ha potuto contare su una larghissima maggioranza al Consiglio Comunale - abbiamo sciolto un altro nodo ai pregiudizi».

Prima coppia a registrarsi, quella composta da Maritza Coppa e Gabriele Longo, seguiti da Rosina Magistro e Matteo Di Manno, Liliana La Viola e Francesco Vinci, Rosario Adamo e Federico Armegno. Solo una su quattro è formata da persone dello stesso stesso; «questo il bello dei diritti: sono per tutti e di tutti; noi non lottiamo solo per noi stessi, ma per chiunque possa beneficiare dall'allargamento del riconoscimento dei diritti, per chiunque possa essere discriminato», aggiunge entusiasta Daniela Tomasino, presidente Arcigay Palermo. In alcuni casi, rari per la verità, Palermo docet: se ancora non esiste nessuna legge nazionale sui diritti per tutti, adesso Palermo vanta uno strumento da una parte simbolico, da un'altra concreto.

«Siamo molto contenti che oggi il registro delle unioni civili a Palermo, sia stato inaugurato da quattro coppie, fra etero e omosessuali a dimostrazione ulteriore del fatto, che la battaglia per i diritti civili unisce sempre e non divide. - aggiunge Titti De Simone, reduce dal coordinamento Palermo Pride - Il Palermo Pride era rappresentato da una coppia di attivisti storica, Gino Campanella e Massimo Milani. Palermo, sulla spinta del Pride nazionale, ha segnato un punto di civiltà, adesso è il Parlamento italiano che deve legiferare riconoscendo parità di diritti a tutte le coppie omosessuali, perchè dove c'è amore non ci può essere discriminazione».

«Sappiamo che nell'immediato futuro molte persone lesbiche, gay, bisessuali e trans si iscriveranno al registro - aggiunge Articolo Tre Palermo (associazione omosessuale) - Riteniamo quello di oggi un passo importante verso il pieno riconoscimento dei diritti delle persone LGBTI nel Paese, infatti tra le cinque città più grandi d'Italia ora solo Roma si deve ancora dotare di questo strumento, che rappresenta l'unico provvedimento che i comuni possono varare per riconoscere alle relazioni tra persone dello stesso sesso dei diritti. Siamo certi che questo funzionerà da stimolo, affinché le istituzioni a livello regionale e nazionale finalmente legiferino in materia di diritti e doveri delle persone LGBTI e in materia di contrasto all'omofobia e transfobia».

Il Registro può essere firmato a Palazzo delle Aquile, il martedì e il giovedì dalle ore 9.30 alle 11.30 e il mercoledì dalle ore 15 alle 17; il Comune ha inoltre predisposto un apposito indirizzo email per la richiesta di informazioni: unionicivili@comune.palermo.it.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.
...e condividi questo articolo sui tuoi social:

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI