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Falcone Borsellino: la Santuzza "appare" agli imbarchi

Nell'aera imbarchi dell'aeroporto Falcone e Borsellino appare un'installazione di oltre sette metri e mezzo che raffigura la donna che salvò Palermo dalla peste: Santa Rosalia

  • 3 settembre 2016

Un'installazione di oltre sette metri e mezzo per promuovere la storia e le tradizioni di Palermo: nell'aera imbarchi dell'aeroporto Falcone Borsello "appare" Rosalia, una donna e una santa che oggi rappresenta lo spirito religioso della città di Palermo.

La "Santuzza", la pellegrina che salvò Palermo dalla peste, è raffigurata in tutto il suo splendore insieme ad uno dei luoghi più venerati dai palermitani, il santuario di Monte Pellegrino, luogo di fede, devozione e scrigo di arte e storia.

L'obiettivo della gigantografia è quello di promuovere il turismo religioso dell'isola, iniziativa che coincide con la presentazione dell'Itinerarium Rosaliae, un itinerario religioso e naturalistico lungo 180 chilometri che attraversa i luoghi dove ha vissuto Santa Rosalia.

L'installazione racconta il legame indissolubile tra la città e la Santa che, i cittadini festaggiano di anno in anno con il tradizionale "Festino", un atto d'amore e un memoriale che ricorda gli eventi tragici e gioiosi del lontano 1624, lanciando un messaggio di speranza e di fede ai palermitani.

La gigantografia, come ha dischiarato Fabrizio Giambrone, presidente della Gesap (la società che gestisce l'aeroporto), descrive l'unicità di un luogo che vive nei cuori dei cittadini, mostrando anche ai viaggiatori, lo splendore della città di Palermo.

Con le sue imponenti dimensioni, la gigantografia non passa di certo inosservata e cattura gli sguardi dei tanti viaggiatori nonostante l'aeroporto sia luogo di passaggio.

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