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"Fatti furbo": la campagna per i turisti di Federalberghi

Un invito a turisti e albergatori per ottenere condizioni vantaggiose, allontanandosi dai portali di prenotazione: arriva "Fatti furbo", la campagna di Federalberghi

Balarm
La redazione
  • 13 luglio 2015

Una campagna che parte da Palermo e che, come un'onda, vuole coinvolgere la nazione, dando ai turisti la possibilità di sapere, scoprire e ottenere tutto ciò che è meglio per loro: arriva "Fatti furbo", iniziativa che vuole favorire la comunicazione tra le strutture ospitanti e i turisti.

Realizzata con il sostegno dell'assessorato regionale al turismo, "Fatti Furbo" è il modo che l'assemblea e il consiglio direttivo di Federalberghi stanno usando per la battaglia contro i portali di prenotazione, fornendo agli ospiti vantaggi e bonus.

Tutto nasce dall’entrata in vigore delle nuove regole a seguito della sentenza dell’antitrust nei confronti delle multinazionali dell’intermediazione, che non possono porre in vendita alcuni tipi di camere o porne in quanttà limitata, devono fornire informazioni sul numero di stanze disponibili e promuovere il contatto con le strutture ospitanti.

"Fatti furbo" farà in modo che i cittadini, prenotando direttamente, possano usufruire di soluzioni più convenienti e che lo stato abbia un ricavo dato che le imprese pagano ai portali di prenotazione commissioni che possono arrivare anche oltre il 30%, che vanno interamente ai portali stranieri.

La campagna, inoltre, vuole informare albergatori e turisti e cercare di ottenere la definitiva abolizione delle clausole contrattuali imposte dalle online travel agency, che non consentono di pubblicare in chiaro sul proprio sito soluzioni economiche più vantaggiose per la clientela, abolendo la parity rate.

Così, da luglio in poi, "Fatti furbo" verrà attivata per informare albergatori e turisti dell'opportunità che, in caso di contatto diretto con l'hotel, si potrà usufruire di condizioni migliorative rispetto a quelle pubblicate sui portali di prenotazione online, cosa che non poteva avvenire prima della pronuncia dell'antitrust.

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