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Fornace Penna: apposti sigilli per degrado e abbandono

La Fornace Penna, luogo testimonianza dello sviluppo industriale siciliano tra le location de "Il Commissario Montalbano", è stata sequestrata per abbandono e degrado

  • 16 maggio 2016

Ancora cattive notizie per luoghi suggestivi che sono stati ammirati e decantati dal pubblico italiano nella fiction de "Il Commissario Montalbano": stiamo parlando della Fornace Penna, luogo testimonianza dello sviluppo industriale siciliano nel Novecento.

La "Mànnara", così è nominata la località dove sorge la fabbrica in un episodio dello sceneggiato televisivo Il Commissario Montalbano, è adesso sottoposta a vincolo di tutela di tipo etno-antropologico.

La constatazione del suo totale stato di abbandono e degrado ha comportato il sequestro da parte dei Carabinieri, su disposizione del giudice per le indagini preliminari di Ragusa e su richiesta della Procura.

Il provvedimento di sequestro preventivo, eseguito dai militari della sezione tutela patrimonio culturale di Siracusa e della compagnia di Modica, ha messo in luce carenze, crolli parziali e gravi danni alla struttura, che costituisce oggi un pericolo consistente per l'incolumità dei visitatori.

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Sono attualmente 21 le persone indagate, perché non avrebbero provveduto ai lavori di manutenzione e restauro necessari, nonostante le numerose sollecitazioni della soprintendenza: l'accusa è di danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale e omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina.

L'importanza storica e il fascino del sito restano eterni: nata tra il 1909 e il 1912, la Fornace Penna fu voluta per realizzare un moderno impianto industriale dedicato alla produzione di laterizi. Questa vicenda potrebbe dar adito, insieme a quella relativa alla casa del Commissario Montalbano con il suo terrazzo vista mare, a un danno di immagine, oltre che economico, per questa terra troppo spesso martoriata a causa di inciviltà e noncuranza.

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