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"Fuocoammare" agli Oscar: inizia la corsa alla statuetta

"Fuocoammare", film di Gianfranco Rosi già vincitore dell'Orso d'Oro di Berlino, raggiunge un nuovo traguardo: rappresentare l'Italia alla celebre cerimonia degli Oscar

  • 30 settembre 2016

In un momento in cui l'Europa tutta è costretta ad inserire nella propria agenda l'emergenza dei migranti, in cui gli equilibri fra le nazioni si giocano anche su questo punto, in cui leader politici e spirituali lanciano costantemente appelli affinchè la tragedia nel Mediterraneo possa avere fine, ecco che sarà la tragedia stessa a raccontare di sé al mondo intero.

"Fuocoammare", il film di Gianfranco Rosi, già vincitore dell'Orso d'Oro di Berlino come miglior film, è in lizza per essere nelle cinquine finali delle categorie "Miglior film in lingua non inglese" e "Miglior documentario" agli Oscar 2017: la commissione italiana, formata da nove esperti del settore, ha deciso che dovesse essere il film di Rosi a rappresentare l'Italia alla notte del cinema.

Un film che racconta in modo crudo e diretto, amplificando il coinvolgimento emotivo, il ruolo dell'Isola di Lampedusa e dei sui abitanti nell'accoglienza dei migranti: storie di chi vive sull'isola ogni giorno, di chi ha saputo mostrare umanità nei confronti di coloro che sono visti fin troppo spesso come un problema di numeri.
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Il film sta raccogliendo un grande successo in tutto il mondo: ha partecipato a decine di Festival ed è stato proiettato in altrettanti Paesi. La scelta della commissione italiana ha trovato l'appoggio di tante personalità, dal premier Renzi alla Presidente della Camera Laura Boldrini.

Un solo appunto giunge da Paolo Sorrentino, componente della stessa giuria, che ha dichiarato che il film avrebbe avuto sicuro successo se candidato solo nella categoria dei documentari e che, liberando così un posto nella categoria come miglior film non in lingua inglese, il cinema italiano avrebbe potuto contare su due pellicole ed essere meglio rappresentato.

La strada verso l'Oscar è però solo all'inizio: molto giocherà il sostegno alla pellicola e la promozione della stessa fra gli "opinion leader" statunitensi e quindi all'Accademy, così come è stato per "La grande bellezza" di Sorrentino. Qualcosa però fa ben sperare: il film è infatti di prossima uscita negli States e il 7 ottobre parteciperà al New York Film Festival per poi essere proiettato nelle sale dal 21 ottobre.
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