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"I luoghi dell'arte" di Guccione a Palazzo Reale

In mostra le immagini che il pittore ha realizzato trasformando in soggetti originali gli stimoli provenienti dall’osservazione di altre opere d’arte

  • 20 luglio 2012

Quando è la letteratura a suggerire le emozioni, le suggestioni tratte sono ancora più vibranti ed intense perchè raccontano storie capaci di riaffiorare alla memoria di tutti: così i simboli della passione, dell'estasi, della malinconia, della gelosia, della tragedia, della morte diventano ispirazione per le opere d'arte raccolte nella mostra del maestro siciliano Piero Guccione, “Luoghi dell’arte tra musica, letteratura e poesia”, organizzata dalla Fondazione Federico II, in collaborazione con il Centro studi “Feliciano Rossitto” di Ragusa, e che si inaugura venerdì 20 luglio alle ore 19, nelle Sale Duca di Montalto a Palazzo Reale (Palazzo dei Normanni). La mostra, che ha un costo di ingresso di 3 euro, resterà aperta al pubblico dal 21 luglio al 7 settembre 2012 e sarà visitabile tutti i giorni, dal lunedì al sabato dalle 8.15 alle 17.40, domenica e festivi dalle 8.15 alle 13.

Oltre quaranta immagini dell’artista di Scicli, prevalentemente pastelli su carta, che il pittore ha realizzato trasformando in soggetti originali le sensazioni e gli stimoli generati dall’osservazione e dalla lettura di altre opere d’arte, da classici della pittura, come “La scuola di Atene” di Raffaello Sanzio, a capolavori della letteratura, come “Il gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

C'è nei pastelli, negli acquerelli e nei disegni tutto lo "sconfinato senso di meraviglia, di commozione per tanto e sublime ordine" - come lo definisce Guccione - e tutto il fascino per quella che è "la sostanza del mondo”, l’amore tra l’uomo e la donna, sentimento assoluto e complesso, ritratto nelle sue variegate declinazioni. Guccione che detiene un inestimabile apprezzamento nel mondo artistico, vanta oltre alla partecipazione a numerose edizioni della Biennale di Venezia anche l'allestimento di mostre nelle principali capitali del mondo tra cui le personali a Parigi e a New York che negli anni settanta furono supportate da testi critici di Dominique Fernández e Alberto Moravia.

Assistente di Renato Guttuso negli anni '60 presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, quello di Guccione è stato un percorso di rapido successo che lo ha portato ad esporre nel 1985, al Metropolitan Museum di New York, un’antologica di grafica. Nel 1999 riceve dalla presidenza del Consiglio dei Ministri il Premio Speciale per la Cultura con Riccardo Muti e Rita Levi Montalcini. Nel 2001 viene pubblicata la riedizione dell’opera di Galileo Galilei “Discorsi intorno alle nuove scienze, con prefazione di Papa Giovanni Paolo II, illustrata da dieci incisioni di Piero Guccione.

Dello stesso anno è la personale a cura di Maurizio Calvesi “Piero Guccione, opere 1962-2000”, organizzata a Palazzo Ziino dal Comune di Palermo. Nel 2008 Vittorio Sgarbi cura un’antologica dell’autore a Palazzo Reale di Milano e nello stesso anno Maurizio Calvesi presenta la mostra alla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Piero Guccione ha ricevuto, il 14 dicembre 2004, da Carlo Azeglio Ciampi la Medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica Italiana come benemerito dell’arte e della cultura. Maggiori informazioni sul sito della Fondazione Federico II.

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