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Il parco di Selinunte: Settesoli promotrice del restauro

Il Dipartimento dei beni culturali approva il progetto di promozione nato dall'azienda vitinicola Settesoli per sostenere il restauro e la rinascita del parco di Selinunte

Balarm
La redazione
  • 22 febbraio 2016

La Cantine Settesoli promotrice di cultura: dopo più di un anno dalla presentazione del progetto, la più grande azienda vitivinicola siciliana annuncia la sponsorizzazione del parco archeologico di Selinunte e cave di Cusa che da tempo è in condizioni di forte degrado.

Un progetto che mira al finanziamento dei lavori di restauro tramite una campagna di promozione per la raccolta dei fondi per il sito archeologico: un privato, qual è l'azienda, diventa responsabile di un monumento storico.

Così, dopo circa quattordici mesi di tentativi andati a vuoto in manca di un regolamento ad hoc che permettesse il finanziamento da parte di un privato, il vino Settesoli si fa ambasciatore e porta voce della bellezza del territorio di Selinunte, offrendo un sostegno concreto ad uno dei più parchi della Sicilia e del mondo, patrimonio storico e artistico di grande valore.

L'obiettivo è raccogliere minimo cinquecento mila euro e aumentare la conoscenza di Selinunte tra i turisti italiani. È stato proprio il Dipartimento dei beni culturali ad approvare il progetto di Settesoli, concordando gli interventi da effettuare e le regole da seguire.

In primis, l'accordo prevede che le cantine intervengano con una sponsorizzazione di dodici mila euro per finanziare l'intervento di illuminazione della fortificazione est dell'Acropoli di Selinunte.

A Settesoli è consentito, per tre anni e in uso esclusivo, la possibilità che l'azienda stessa realizzi e utilizzi un logo da apporre sui prodotti rievochi il parco.

Seguiranno altre attività di marketing del marchio Settesoli che ha sposato la causa con l'obiettivo di restituire alla collettività un bene archeologico siciliano, per contribuire concretamente alla sua manutenzione e assicurarne una fruizione turistica.

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