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Il sì del Comune di Palermo alle piazze arredate a salotto

In piazza San Domenico e piazza Bologni ancora salotti urbani: il Comune ha accordato il provvedimento che arreda a pedonali e chiusi al traffico i due spazi

  • 19 luglio 2013

Come i serpenti che ad intervalli regolari fanno la muta per poter crescere, anche Palermo inizia a desquamare. Per dirla alla Orlando, potrebbe trattarsi di un piccolo tassello che si aggiunge a quel mosaico tanto decantato, ma che ad oggi né luccica né risplende secondo le sue potenzialità. Eppure Palermo cambia pelle e questo è sotto gli occhi di tutti. Visibile ad ognuno. Doveva trattarsi di un allestimento temporaneo, ma l'esperimento messo in atto in occasione del 389° Festino di Santa Rosalia ha trovato talmente tanto riscontro che il Comune ha pensato bene di prolungare almeno fino all'autunno il curioso "arredamento".

Si tratta delle isole pedonali predisposte in piazza San Domenico e piazza Bologni. Le piazze, trasformate in dei veri e propri salotti urbani, sono diventate per una settimana centro nevralgico della vita cittadina. Una risposta inaspettata che ha spinto l'assessore al Centro storico Agata Bazzi a prolungare il provvedimento (fino al 15 ottobre per piazza San Domenico, in modo definitivo per Piazza Bologni) anche contro le lamentele dei negozianti che hanno auspicato fino all'utimo una passerella che consentisse il passaggio. Una scelta, dunque, incoraggiata dalla notevole ridondanza dei palermitani: ben 5mila firme sono pervenute al Comune. Sia stata forse questa la vera novità in merito alle celebrazioni della Santa Patrona?

In piazza San Domenico - tra la pavimentazione in basole di Billiemi e l'imponente colonna dell'Immacolata che si erge nello spiazzo cinquecentesco - e in piazza Bologni - intorno alla statua di Carlo V alla quale la piazza stessa fa da palcoscenico - sono stati allestiti dei tappeti erbosi, con una ventina di pallet riciclate così da formare divani, con enormi cuscini, accompagnati da alcuni totem da cui si propagano nell'ambiente essenze di lavanda, menta, citronella, salvia, origano e timo. Un'installazione che stravolge il naturale senso di scenario urbano e il modo di vivere la città, donando ai cittadini un piccolo salotto verde nel cuore di Palermo.

E così - almeno per un po' - Palermo cambia volto. Nessun posteggiatore abusivo nei paraggi (per evitare violazioni dell'isola pedonale, infatti, la polizia municipale veglierà con una pattuglia fissa nella zona h 24). Nessuna automobile parcheggiata in seconda, se non terza fila, ad ostruire il passaggio. Nessun cumulo di immondizia pronto a ergersi come nota stonata di questo nuovo belvedere. Solo panche e un po' di verde, così da ricreare un'atmosfera green in pieno centro. Che possa questo essere un piccolo passo verso la candidatura a Palermo capitale Europea della Cultura?

Anche se ci si trova lontani anni luce da questo famigerato "titolo", questo in teoria è l'auspicio. Bisogna solo attendere la risposta (permeata di senso civico) dei palermitani e vedere quanto gli stessi siano disposti a vivere in modo differente uno spazio comune. Intanto, i “giardini temporanei” sono dotati di wi-fi e sono chiusi al traffico. Per consentire la viabilità, tuttavia, il provvedimento prevede degli itinerari alternativi che smantellano il normale senso di circolazione nelle due zone. Nel frattempo si fa forte la voce di alcuni che sperano che il Comune si adoperi presto per la pedonalizzazione di altre piazze. Che la Santuzza, dopo la peste, stia pensando ad una nuova grazia?
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