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Il web "Immagina Palermo": scelte Favorita e Magione

Il Parco della Favorita e piazza Magione sono i luoghi scelti dai cittadini palermitani su cui intervenire, secondo i risultati del sondaggio lanciato un mese fa da Addiopizzo

Balarm
La redazione
  • 24 marzo 2014

Circa un mese fa, l'associazione antiracket Addiopizzo ha lanciato il questionario "Immagina Palermo", che si pone l’obiettivo di selezionare luoghi e tipologie d’intervento giudicati come prioritari dal voto dei cittadini palermitani. Raccogliendo le indicazioni venute fuori dal sondaggio on line e valutando sia la fattibilità che la rilevanza sociale di un eventuale investimento collettivo, le aree selezionate sono: il Parco della Favorita e piazza Magione.

Entrambi gli spazi saranno oggetto di ulteriore valutazione e approfondimento da parte di esperti e associazioni. Il sondaggio rappresenta, infatti, solo un primo step di un processo di progettazione partecipata che coinvolgerà esperti, associazioni, comunità attive nel territorio ma anche semplici cittadini. Dei quasi 2000 cittadini che hanno partecipato al sondaggio lanciato da Addiopizzo, la maggioranza è residente in città (il 40% proviene dai quartieri Libertà, Resuttana - San Lorenzo, Oreto - stazione, Politeama, Uditore), ma non mancano cittadini residenti in provincia o emigrati (13%).

Il sondaggio è stato lanciato sul web, e pertanto non è stato rivolto a un campione rappresentativo. Si sono espressi per lo più giovani (il 63% aveva tra i 20 e i 40 anni), rispecchiando l’età media dei presenti su Facebook, che si è rivelato il veicolo maggiormente efficace per promuovere il sondaggio.

"Immagina Palermo" ha riscosso un grande interesse e una gran voglia di partecipazione. Oltre il 70% dei 2000 cittadini partecipanti al sondaggio on-line presente sul sito di Addiopizzo ha lasciato il proprio indirizzo mail, chiedendo di essere informato sull’evolversi della campagna, e diverse centinaia di persone hanno lasciato proposte e idee.

Alla domanda su quale area si immaginasse l’intervento prioritario, hanno risposto indicando il Centro Storico (Vucciria, Magione e Ballarò) quasi il 44% dei votanti, mentre circa il 25% ha immaginato un intervento sulle aree verdi della città (Favorita, fiume Oreto, Acqua dei Corsari - Parco Libero Grassi). Una buona affermazione ha riscontrato anche la Fiera del Mediterraneo, che raccoglie il 14% dei consensi, ma sulla stessa area è previsto un bando per il quale sono stati presentati diversi progetti di riqualificazione.

Tra le tipologie di intervento immaginate come prioritarie, quasi il 36% dei votanti ritiene che il tema del lavoro (percorsi turistici, laboratori artigianali e incubatori di impresa) debba essere centrale. Il 30%, invece, sottolinea la necessità di prevedere spazi per la cultura e per l’interazione sociale (spazi per eventi, cinema, musica, danza e teatro e attività di educazione e inclusione sociale). Ciò che emerge comunque è che le tipologie di intervento che i cittadini immaginano sono molteplici e di varia natura. Non a caso sono stati premiati quei luoghi che si prestano più di altri a tipologie di intervento diversificato.

Ad esempio, alla Favorita si immaginano sia progetti di percorsi turistici (23%), piste ciclabili (21%), ma anche orti sociali (11%) e laboratori di riciclo, attività ludiche e ricreative, spazi per eventi (ciascuno al 6%) e piccoli impianti sportivi (7%). Alla Magione, viceversa, emerge chiaramente un forte indirizzo a immaginare l’area come spazio per eventi, cinema, musica, danza e teatro (40%) e, in misura minore, come area dedita all’educazione e all’inclusione sociale (18%).

Un’emergenza condivisa è la Vucciria. I risultati del sondaggio obbligano contemporaneamente a prendere in esame il valore del voto, straordinario e significativo, attribuito alla Vucciria. I cittadini palermitani sognano un quartiere che possa rivivere puntando sui percorsi turistici, su laboratori di artigianato e mostre e, in misura minore, lavorando all’educazione e all’inclusione sociale. Ciascun intervento però presuppone una riqualificazione strutturale della zona da parte dell’amministrazione.

Non si può disperdere quello che la Vucciria è riuscita a far rinascere dalle sue ceneri: un luogo di aggregazione e incontro come pochi, crocevia di studenti e Paesi. Non è un caso che siano stati i più giovani (di età compresa tra i 20 e i 30 anni), in percentuale, a interessarsi alla Vucciria, vista la “Movida” notturna che da tempo interessa il quartiere, rispetto ad esempio alla Favorita, che risulta essere selezionata da un cittadino di età media più alta (30-50 anni).

Bisogna avere il coraggio di accompagnare i sogni dei giovani che amano la Vucciria, chiedendo con forza all’amministrazione e alla politica di pensare progetti integrati partecipati e riqualificazioni, riavviare le attività commerciali valorizzandole e mettendole nelle condizioni di agire nel rispetto della legalità, tutelando a 360° la cultura vitale e creativa che si è sviluppata in questi anni.

Solo così possiamo continuare ad immaginare Palermo insieme! Per qualunque proposta, desiderio per i prossimi step di questo percorso, inviare una mail all'indirizzo comitato@addiopizzo.org o visitate il sito di Addiopizzo.
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