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Insieme ad Hotze: quella musica che Palermo censura

L'artista di strada Hotze Convalis, conosciuto a Palermo come l'Olandese, è stato multato per la sua musica amplificata. Tra dibattiti e silenzi, arriva anche il flashmob

  • 15 gennaio 2016

Almeno una volta, durante una tranquilla passeggiata lungo il centro storico di Palermo, sarà capitato di imbattersi in un musicista che con il suo piccolo "palco" arrangiato su strada, raccoglie intorno a sé ascoltatori affascinati; che è straniero si capisce forse per quel modo simpatico di parlare al microfono, in un italiano ostentato e buffo, o per quell'aria un po' da "Olandese".

In uno dei suoi pomeriggi di musica, Hotze Convalis, è stato interrotto nel bel mezzo di un brano da agenti della polizia che lo hanno sanzionato sequestrando gli strumenti e le apparecchiature elettroniche (di un valore di circa settemila euro) con cui ogni giorno svolge il suo lavoro tra piazza Verdi e sotto i portici di via Ruggero Settimo.

Considerando vergognoso questo avvenimento, è stato organizzato mercoledì 20 gennaio un flashmob in suo onore o - com'è stata definita dall'organizzatore - una "bella suonata di gruppo" a piazza Verdi di fronte il Teatro Massimo, simbolo dell'arte palermitana.

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Il blocco del suonatore è "merito" della nuova ordinanza comunale che "regola" la movida selvaggia vietando la musica esterna con l'ausilio di strumenti di amplificazione. I fan si dimostrano subito solidali verso l'Olandese, musicista ormai famoso per Palermo, simbolo di libertà d'espressione e di quel tipo di bellezza di cui la città ha bisogno.

Una città che non reagisce o che non riesce a ribellarsi davanti all'abusivismo, dai posteggiatori alle bancarelle di cd musicali non originali, alla discutibile legalità di chi commercia cuccioli di cane o ai locali di alcune zone che probabilmente non hanno ricevuto gli adeguati permessi.

È in questo momento che si comprende il malfunzionamento di un regolamento che, appunto, nel tentativo di "regolamentare", distrugge, a svantaggio di chi dell'arte e della musica ne ha fatto non soltanto una passione ma anche un mestiere, un modo per sopravvivere.

Un'ordinanza che invece di incentivare l'arte e portare avanti una concreta lotta alla vera illegalità, quella che in cui ci si imbatte ogni giorno, purtroppo, si accanisce contro chi regala ogni giorno a Palermo un piccolo momento di felicità, senza tante pretese.

Hotze Convalis non difende ciò che è illegale, vuole continuare a lavorare con dignità. Prima dell'entrata in vigore del provvedimento, gli era stata concessa l'autorizzazione rilasciata dal Comune, lo stesso Comune che oggi gli vieta di suonare. Ma qual è, quindi, il confine tra illegalità e ingiustizia?

Ciò che chiede il musicista è una concessione, quella di poter suonare dieci ore a settimana con l'amplificazione, lasciando all'amministrazione la scelta del dove e del quando. La sua richiesta è quella di ottenere la possibilità di continuare a suonare nel totale rispetto dei residenti e per la gioia dei passanti che nelle sue esibizioni e del suo talento ne hanno fatto una fonte allegria.

La richiesta arriva dagli stessi cittadini che nel web non si risparmiano in commenti e espressioni di una solidarietà sincera verso quell'uomo, misterioso e di talento, che ogni giorno con il suo repertorio che va da Bob Dylan ai Rem passando per i Rolling Stones ai Dire Straits, invita a interrompere il quotidiano ripetersi per lasciarsi andare alla musica.

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