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Insieme per il Turismo: il fronte comune degli assessori

Gli assessori siciliani si uniscono nella prospettiva di un Piano Strategico e Triennale sul Turismo, mirando ad azioni combinate nell'ottica di una crescita dell'Isola

Balarm
La redazione
  • 23 dicembre 2014

Sarà che l'unione fa la forza, ma qualcosa si muove in Sicilia. Nell'ottica di due azioni a lungo termine di fondamentale importanza, il "Piano Strategico 2014-2020" e il "Piano Triennale 2015-2017" gli assessori dell'Isola hanno voluto fare fronte comune, perché solo con il confronto e con le idee condivise è possibile pensare a soluzioni valide a trecentosessanta gradi.

I due piani sono stati presentati dall'assessore regionale al turismo Cleo Li Calzi, che, per l'occasione, ha fortemente voluto la presenza dei colleghi i cui settori sono relazionati al turismo: così, Antonio Purpura, assessore ai Beni Culturali e Giovanni Pizzo, assessore ai Trasporti, hanno ragionato nell'ottica delle future evoluzioni e dei futuri afflussi di visitatori.

La gestione del turismo come entità a sé stante ha, finora, prodotto risultati di impatto modesto. Per quanto si siano potuti vedere lievi miglioramenti, in questo periodo di crisi giocare su uno dei punti di forza della Sicilia è fondamentale, garantendo tutte le possibili agevolazioni a coloro che giungeranno in visita durante l'anno.

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La ripresa economica dell'Isola passa, infatti, attraverso di essi, e l'assessore Purpura è stato il primo a sottolineare quanto fino ad adesso una mancata congiunzione delle azioni abbia danneggiato gli afflussi, che grazie al coordinamento dei settori dovrebbero aumentare notevolmente.

L'assessore ai Beni Culturali ha espresso il suo punto di vista aggiungendo, inoltre, che verranno svolte azioni di promozione, di recupero e di restauro nei confronti di monumenti e beni dell'Unesco, principali poli attrattivi della Sicilia.

Interamente d'accordo ai benefici del coordinamento è Giovanni Pizzo, che ha tenuto a precisare come gli aeroporti siciliani stiano già pensando a fare strada insieme e a crescere (si pensi solo alle recenti nuove rotte dell'aeroporto di Punta Raisi) e come sia già in previsione, a Catania, la costruzione di una pista lunga per far atterrare anche i voli intercontinentali.

Aumenteranno i collegamenti con navi da crociera e verranno rafforzati i collegamenti tra la Sicilia e le Eolie. Al contempo, verranno svolte azioni finalizzate a rendere meglio collegati i centri dei maggiori poli turistici.

Se gli intenti per la Sicilia sono lodevoli, rimane da vedere quanto effettivamente siano in grado di passare dalla teoria alla pratica: a partire dal 2015 dovrebbero già cominciare a fruttare i segni di questa cooperazione, che ci si augura possa essere decisiva nello sviluppo di un settore che a tutt'oggi è in difficoltà, nonostante le bellezze della nostra terra.

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