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Ironia, sagacia, riso: il "Decamerone" arriva al Biondo

La società è corrotta, la soluzione è riunirsi per raccontare novelle: questo è il senso di "Decamerone. Vizi, virtù, passioni", in scena al teatro Biondo con Stefano Accorsi

Balarm
La redazione
  • 17 gennaio 2015

Giovanni Boccaccio faceva iniziare la sua opera con la descrizione accurata della peste, afflizione che portò Firenze al tracollo, e con la scelta di sette giovani donne di affiancarsi a tre uomini per fuggire da una situazione dolorosa ed opprimente. La bellezza del "Decamerone" è senza tempo, e non stupisce che possa diventare un incontro teatrale di grande impatto, che da martedì 20 a mercoledì 28 gennaio arriva al teatro Biondo di Palermo, nella Sala Grande.

Lo spettacolo "Decamerone. Vizi, virtù, passioni" (visualizza giorni e orari della rappresentazione) è liberamente tratto dall'opera del letterato fiorentino, adattato e diretto da Marco Baliani e vede salire in scena l'attore Stefano Accorsi, nei panni di Panfilo, mastro di brigata, che conduce gli spettatori nella storia e tra le narrazioni.

Perché lo spirito è quello dell'opera letteraria: così come i protagonisti dell'opera di Boccaccio si spostarono da Firenze alla casa di campagna di una delle giovani per intrattenersi con narrazioni e storie al fine di scordare la peste, così i protagonisti muovendosi attorno ad un furgoncino raccontano le proprie storie, che servono a rendere il mondo meno terribile, a immaginare vite diverse da quella che si sta faticosamente vivendo.

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Sul palco Panfilo, Filostrato, Elisa, Pampinea, Dioneo e Fiammetta raccontano e rappresentano una novella scelta tra quelle di Boccaccio per attinenza al contemporaneo. Ad ogni novella corrisponde un cambio di scena, di costumi e di dialetti.

Narrazione dopo narrazione si intrecciano amori ridicoli, erotici e furiosi, e le storie cambiano colore, spinte sempre da un connubio di eros ed inganno: da rozze diventano spietate, poi sentimentali, poi grottesche e paurose. Ma più che il cambiamento conta che siano raccontate tanto bene da far dimenticare la vita reale.

Perché dimenticare? Perché la scelta di raccontare le novelle del Decamerone di Boccaccio non è casuale: ad essere appestata, oggi, non è Firenze ma l’intera società, impoverita e carica di corruzione, falsità e bassezze.

Le storie cominciano, si svolgono, finiscono: una dopo l'altra acquistano un peso impareggiabile, quel tipo di peso che serve a ricordarci l'importanza dei nostri tesori linguistici, quei tesori che l'avvilente realtà giornaliera cancella.

E poco importa se sembra che le storie siano leggere o superficiali: quello che importa è visibile solo a chi va oltre allo strato di buffonate e trivialità cogliendo il mistero della vita stessa, rivelata con una grande amarezza, con rabbia e con sagacia.

Il costo dei biglietti (palchi/platea, I settore) è di 30 euro intero, 27 euro ridotto; (palchi/platea, II settore) 24 euro intero, 22 euro ridotto; (palchi/platea, II settore) 22 euro intero, 20 euro ridotto; (galleria, I settore) 18 euro intero, 16 euro ridotto; (galleria, II settore) 15 euro intero, 13 euro ridotto; (galleria, III settore) 13 euro intero, 11 euro ridotto. Per maggiori informazioni è possibile visualizzare il listino completo.

I biglietti sono acquistabili al botteghino del teatro aperto da martedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. Per maggiori informazioni è possibile chiamare il numero 091.7434341.

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