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La metropolitana leggera a Palermo, il progetto riparte

Dopo anni di silenzio il Comune di Palermo riscopre e promuove la metropolitana leggera, mezzo di trasporto veloce, inserito nel piano triennale 2013-2015

  • 21 agosto 2013

La metropolitana leggera automatica

Leggera leggera. L'idea era quella di un mezzo che potesse muoversi su gomma, senza conducente. Un'idea che di leggero, fino ad adesso, ha avuto solo l'attenzione. Perché dopo quasi dieci anni di silenzio dalle prime valutazioni dei progetti si stava perdendo la speranza che la metropolitana automatica leggera percorresse effettivamente le vie di Palermo, e si stava cominciando a pensare che si trattasse dell'ennesimo progetto accantonato. Invece, qualcosa ha ripreso a "camminare".

Correva l'anno 2004, e l'ex sindaco Diego Cammarata decise che era ora di dare ai palermitani una speranza di mobilità alternativa. Manifesti futuristici apparirono in giro per la città, e vennero effettivamente presi in considerazione degli studi che prevedevano dieci fermate principali, per cominciare.

Un modello che si basava su quello torinese, con un trasporto non troppo pesante che consentisse di raggiungere punti distanti in modo veloce e semplice. Dopodiché, lo stallo. I fondi non bastavano, gli accordi saltarono e il progetto metropolitana leggera rimase a prendere polvere all'interno di un cassetto, almeno fino ad oggi.

L'iter burocratico che affiderà l'appalto ha cominciato a rimettere in moto gli ingranaggi: l'argomento MAL -metropolitana automatica leggera - è stato ripreso nella relazione annuale del sindaco Leoluca Orlando al Consiglio comunale e il progetto è stato inserito nel piano triennale 2013-2015 dopo l'aggiornamento dello studio trasportistico e dele analisi finanziarie a corredo del progetto preliminare.

La durata dei lavori dovrebbe coprire cinque anni, ed è stato istituito un apposito gruppo di lavoro e progettazione per concretizzare il progetto di questo sistema con guida automatica a distanza su gomma, a scorrimento silenzioso e rispettoso dell'ambiente urbano. Se dovesse venire davvero realizzato, questo nuovo modello di trasporto pubblico consentirebbe la mobilità di oltre ventiquattromila utenti che si muoveranno a 80 km orari.

Adesso si spera soltanto che, come negli anni precedenti, il progetto non resti solo un insieme di buoni propositi e belle parole destinati a rimanere su carta, e che si possa effettivamente arrivare a vedere questi mezzi partire da via Oreto e giungere a Partanna Mondello, discretamente, attraversando sottoterra e per le strade il centro e le città palermitane.

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