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"La tigre blu dell'Eufrate": un monologo epico al Libero

Al teatro Libero di Palermo va in scena, dal 26 al 28 febbraio, "La tigre blu dell’Eufrate", una parabola in cui gli elementi storici si trasfigurano in mito

  • 24 febbraio 2015

Un faccia a faccia, uno sgorgare di parole interrotto da silenzi carichi di riflessione: "La tigre blu dell'Eufrate", in scena dal 26 al 28 febbraio alle ore 21.15 al Teatro Libero di Palermo, è il quinto testo teatrale di Laurent Faudè, e vede protagonista il sovrano Alessandro Magno, magistralmente interpretato da Luca Iervolino diretto da Beno Mazzone.

Grazie alla traduzione di Simona Polvani, l'attore diventa un Alessandro tragico e lirico, che segue il miraggio della tigre blu dell'Eufrate: un animale dal manto ricoperto di pietre preziose, una ragione di vita che rappresenta il senso del “mai compiuto”, e lo fa con un monologo epico con il dio dei morti.

Sottile, sottilissimo il filo che distingue la storia dal racconto, l'incontro dallo scontro, la forza dalla mitezza: se dici “storia”, non dici “mito”, proprio per questo il regista Laurent Gaudè ha deciso di costruire una parabola in cui gli elementi storici attraverso il racconto si trasfigurano in mito.

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In questa originale mise en space, Alessandro Magno è accompagnato, in maniera del tutto ideale dalle sue trecentosessantacinque spose e si reca sulla soglia della vita: una vita passata ad essere un visionario incallito e vigliacco, a cui una tigre blu ha inutilmente indicato la retta via da seguire per guardare l’Eufrate.

Nel suo monologo misto tra rimostranze e nevrosi, tra rimpianti e rimorsi, è accompagnato dalle musiche di Antonio Guida, che ne sottolineano l'intensità, e dai video di Pietro Vaglica che affiancano le ultime ore di vita di questo sovrano.

Durante queste ore di delirio, di insaziabile sete di conquista, penseranno i soldati a dissuaderlo, sottolineando quanto preferiscano la famiglia alla vittoria e, conseguentemente, la loro posizione lontana dal condottiero che sul palco sembra lamentarsi senza requie di aver diffidato della tigre che gentilmente gli era apparsa.

Un monologo affascinante, riflessivo e forte, che porta con sè una morale secca e diretta: quella che sottolinea la possibilità, per coloro che hanno scritto la storia da vincitori, di diventare vinti.

I biglietti hanno un costo di 16 euro (prezzo intero) e di 11 euro (prezzo ridotto under 25). L'acquisto è effettuabile presso il botteghino del teatro, da un'ora e mezza prima dell'inizio dello spettacolo, previa prenotazione telefonica al numero telefonico 091.6174040. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito web del Teatro Libero.

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