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Lorena Cacciatore: tra teatro, Palermo e nuove fiction

Una nuova fiction in sei puntate arriverà su Rai Uno: tra i protagonisti la palermitana Lorena Cacciatore, che ci parla in anteprima della trama e del suo personaggio

  • 13 aprile 2015

Un nuovo successo per l'attrice palermitana Lorena Cacciatore, che ha partecipato alla realizzazione della fiction di Rai Uno "Baciato dal sole" nel ruolo di una delle protagoniste, Milla Venturi. Le riprese di "Baciato dal sole", che termineranno nei prossimi mesi, hanno impegnato l'attrice nell'interpretazione di un ruolo che, in linea con le sue più belle perfomance, le ha fatto vestire i panni di una donna turbolenta e controversa.

Cos'è Baciato dal Sole?
Baciato dal sole è una fiction in sei puntate per la regia di Antonello Grimaldi, realizzata per Rai Uno e prodotta dalla “Pepito”. Protagonista della serie è Guglielmo Scilla [lo youtuber Willwhoosh n.d.r.] che veste i panni di Elio Sorrentino e attorno a lui si snodano le linee narrative che riguardano gli altri personaggi interpretati da Barbara Bobulova, Luigi Di Fiore, Nina Torresi, Giuseppe Zeno e me.

Qual è la trama?
Interpreto uno dei sei personaggi principali, non meno importanti dei personaggi secondari (tutti bravissimi e con una fortissima presenza tra cui Mauro Pescio, Gennaro Iaccarino, Alice Vicario e tanti altri). Nella storia sono Milla Venturi, che come al solito [ride] non è un personaggio facile, perché prediligo i personaggi borderline: è giovane, ricca e molto problematica e avrà nella vita di Elio un impatto intenso e distruttivo.

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Come descriveresti Milla, dunque?
Milla è l'incarnazione del disagio umano: la sua storia l'ha fatta sprofondare in un tunnel di dissolutezza e droga, nel quale trascinerà anche Elio. Allo stesso tempo è un personaggio fragile, perché a suo modo è innamorata di Elio. Ma non è un amore comune e non esiterà a tradirlo, dividendosi tra un amore più "puro" e un'altra travolgente passione. Il bisogno che fa muovere le fila a Milla è essenzialmente l'amore, ma non avendolo mai conosciuto e provato veramente durante la sua vita lo ha rielaborato in una sua idea e lo vive attraverso essa.

Nella tua carriera hai sempre prediletto questo tipo di personaggi: come mai?
Perché sono personaggi lontani da me, è molto più difficile e soddisfacente interpretarli. Milla è un personaggio in bilico, in costante lotta con le sue fragilità che riempie in modi sbagliati e contorti. La mia ultima scena è stata distruttiva, ma ne sono uscita felice. A riprese ultimate posso dire di averle voluto veramente bene, e mi mancherà moltissimo! Può suonare un po' strano ma ho provato così tanta tenerezza per lei, per le costanti richieste d'affetto che la portavano sempre a sbagliare e a perseverare nell'errore che ogni tanto quando vestivo i suoi panni davanti allo specchio la abbracciavo un po'. Sì [ride] suona molto strano me ne rendo conto!

Quando vedremo "Baciato dal sole"?
Io ho finito di girare proprio in questi giorni, ma le riprese delle altre storie si concluderanno il 20 febbraio. "Baciato dal sole" arriverà in televisione nel 2016.

E nel frattempo quali sono i tuoi piani?
Provini, tanti provini! Questa per noi attori è un po' come per i calciatori la stagione del calcio mercato! Nel frattempo ho concluso la tournèe teatrale con lo spettacolo "Circo Equestre Sgueglia" per la regia di Alfredo Arias che ci ha visti impegnati dal 24 febbraio al 1 marzo al Teatro San Ferdinando di Napoli e girare la Francia fino al 29 marzo. Tanti progetti in verità. Magari se tra questi includessi anche smettere (di nuovo) di fumare non sarebbe male!

Lasciamo un secondo da parte la tua carriera: ti manca mai Palermo?
Non la città, ma mi manca ovviamente la mia famiglia, che ormai vedo solo per le feste comandate e per pochissimi giorni. Ogni tanto mi manca anche la città, e provo a cercarla un po' in ogni luogo che visito e in cui lavoro. D'altra parte in qualsiasi parte del mondo idealmente è possibile ricreare un angolo di Mondello, basta essere dotati di una grande immaginazione.

Qual è il tuo rapporto con la nostra città?
Mi piacerebbe poter lavorare a Palermo, a teatro ma anche per le manifestazioni importanti per le quali mi piacerebbe essere coinvolta dagli artisti miei concittadini o dalle autorità addette alla cultura. Queste sono le pecche delle quali non vorrei responsabilizzare la città, ma è inevitabile che lo faccia perchè sono tanti anni che lavoro fuori e ad alti livelli e mai è successo di poterlo fare anche nella città in cui sono nata. A parte questo dettaglio, adesso il mio rapporto con Palermo è sano, perchè la vivo da turista e prendo tutto il bello che ha da offrire.

Quando pensi al futuro, pensi mai di tornare?
Magari per lavoro. E per viaggi dedicati alla mia famiglia. Ma in via definitiva non credo di potere più tornare, poi mai dire mai! Attualmente, però, a “tornare” preferisco di gran lunga il verbo “andare”.

Cosa consigli ai giovani palermitani che vorrebbero fare il tuo stesso percorso?
Di pensarci due volte, perchè non è affatto semplice. Se capiscono che questa, e solo questa, è la loro strada allora si facciano trovare preparati: andare via e studiare è l'unica scelta da fare.

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