Lotta alla mafia 2.0: un'app e una mappa di Addiopizzo

Una guida digitale al consumo critico, così la Palermo "pizzo free" sbarca su smartphone e tablet: è la nuova applicazione Addiopizzo, pensata per cittadini e turisti orientati tramite geolocalizzazione tra i negozi, ormai quasi un migliaio, che aderiscono alla rete antiracket.

«Un impegno a lottare contro la mafia - come ha sottolineato Daniele Marannano, presidente Addiopizzo - con lo strumento del web 2.0 per diffondere la consapevolezza del consumo critico e scegliere dal proprio smartphne da chi comprare e dove viaggiare».

Con l'app Addiopizzo, disponibile per dispositivi Android e IOS, sarà possibile anche seguire il progetto per l’investimento collettivo, individuando i negozi convenzionati o accedendo all’area personale per votare il progetto preferito tra quello scelto su Piazza Magione e quello nel Parco della Favorita. Ma non è tutto.

L’associazione, infatti, ha pensato anche ad altri due utili strumenti specificatamente per turisti. Il primo è una mappa di Palermo, stampata in due versioni bilingue, italiano/tedesco e italiano/inglese, con evidenziati i punti di interesse storico-artistico e le imprese pizzofree. Un modo per sensibilizzare anche i turisti alla pratica degli acquisti presso gli operatori economici che si oppongono al racket delle estorsioni.

Il secondo è un’ulteriore app, pensata da Addiopizzo Travel e realizzata gratuitamente da Tun Design. L’applicazione consente di visionare e prenotare le escursioni proposte dal tour operator nato da una costola di Addiopizzo e di scegliere la struttura ricettiva pizzofree più adatta alle esigenze di ciascun turista.

E il primo fan della nuova app è proprio il presidente del Senato Pietro Grasso: «Le app di Addiopizzo le ho già scaricate -dice- e sono pronte all'uso. Questa iniziativa dimostra come Addiopizzo sia sempre viva, sul territorio». Presente, sì, e diremo sempre più bisognosa di aderenze costruttive, capaci di animare cioè il territorio e aggregare più realtà possibili.

Iniziative di tal genere ne sono un’evidente riprova: si tratta di un tentativo di rivoluzione culturale dal basso, che si unisce al fenomeno di crescita di applicazioni etiche e che pone estrema fiducia nei cittadini, i quali potranno scegliere da che parte stare con un piccolo gesto di vita quotidiana, adesso semplice e veloce con un tap.