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Montalbano sono! In Puglia che mi dà i soldi ora vado

Astio tra la produzione de "Il Commissario Montalbano" e la Regione Sicilia, accusata di non aver mai contribuito alla realizzazione del programma. In ballo la fuga in Puglia

Balarm
La redazione
  • 17 settembre 2014

Immaginiamola come una delle pagine libro di Camilleri. Salvo Montalbano è alle prese con un caso amoroso di grande complessità: c'è una donna, bella e a lui affine, che lo ha accolto per anni, trattandolo però come uno sconosciuto e tenendolo a distanza seppur traendo dalla loro relazione degli innagabili vantaggi. Ce n'è un'altra, invece, che lo corteggia e che è pronta a dargli "ponti d'oro", sebbene non sia la donna perfetta. Cosa farebbe il commissario, in una situazione simile?

Purtroppo la conclusione possiamo solo immaginarcela. La storia di Montalbano ci insegna che nonostante la sua relazione con Lidia qualche scappatella non sia mancata. Nel nostro caso, però, di scappatella non si può parlare: perché la prima donna altri non è che la Sicilia, e la seconda è la Puglia, con buona probabilità la nuova casa de "Il Commissario Montalbano", serie tv di successo basata sui racconti di Andrea Camilleri.

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Il problema è di tipo economico: il produttore della serie, Carlo Degli Esposti accusa la Regione Sicilia di non aver "mai mossi un dito": non è mai stato stanziato neanche un euro per la produzione della trasmissione, che dal canto suo ha portato alla Sicilia innumerevoli benefici, primo fra tutti l'afflusso di turisti che ogni anno si recano a visitare Ragusa, Porto Empedocle e Marinella, i luoghi dove la fiction viene girata.

Stando a Carlo Degli Esposti sarebbe stato promesso un contributo di ben 800 mila euro dall'assessore Daniele Tranchida: promessa mai mantenuta, svanita nel vento, mentre la Puglia si fa avanti proponendo location nei pressi di Otranto, con contributi speciali, annessi e connessi.

Così, mentre "Il Commissario Montalbano" affascinava il mondo spingendo persino Ryanair ad aprire rotte verso Comiso per facilitare la visita alle location piene di fascino dove Luca Zingaretti interpreta il fascinoso commissario, la Regione Sicilia non ha dato nessun tipo di contributo. E la Puglia si propone come rivale, più conveniente e attenta.

In prima battuta, la risposta è arrivata dai comuni del ragusano, che pur di trattenere Salvo Montalbano hanno proposto di tassarsi per sostenere la fiction. In seconda battuta è arrivata la risposta del Presidente della Regione Rosario Crocetta, che si è detto "disposto ad avviare un dialogo con il produttore. Fin qui, ci sarebbe di che sperare. Si potrebbe
persino sperare che l"infatuazione" pugliese sia passeggera.

Peccato che già dal primo tentativo di mediazione la situazione abbia del tragicomico: il produttore viene chiamato "Piero Degli Esposti" e la prende con cinica ironia: chi non ricorda il suo nome quanta importanza dovrebbe dare alla sua produzione?

Inoltre, i guai soffiano dal tempestoso versante di Rosario Crocetta: il presidente ha infatti annunciato che la Rai deve ancora alla Regione Sicilia 25 milioni di euro, e che la possibilità della fuga del Commissario sia sospetta in un periodo nel quale è ancora aperto il contezioso per la fiction "Agrodolce".

L'amarezza della questione solleva il solito interrogativo: come mai la Sicilia sembra non essere in grado di tenere vicine a sé, per lungo tempo, tutte quelle cose che le garantiscono di fiorire e di crescere? Questa domanda è misteriosa quanto uno degli omicidi sul quale il commissario indagherebbe. Chissà se lui sarebbe in grado, anche questa volta, di fornirci una risposta.

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