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"No al tram in via Libertà": il corteo che divide Palermo

Lo scorso 11 settembre circa 150 manifestanti si sono riuniti contro il progetto dell'Amministrazione comunale che vedrà presto nuove linee del tram in via Libertà

  • 12 settembre 2016

"No tram in via Libertà" è la frase breve e diretta che si legge sui manifesti ad apertura di un corteo, radunatosi lo scorso 11 settembre in piazza Croci, per opporsi ai lavori del tram che riguardano anche il centro città e, in particolare, via Libertà.

Circa 150 manifestanti si sono riuniti contro il nuovo progetto dell'Amministrazione comunale che vedrà presto nuove linee del tram nel viale storico, che parte dalla statua di piazza Vittorio Veneto e arriva in piazza Castelnuovo, alle spalle del Politeama Garibaldi.

Presenti anche le associazioni, tra cui Salvare Palermo, formata dai residenti di via Libertà e il comitato Bene Collettivo, che hanno sfilato con cartelli e striscioni fino alla statua.

Ancora una volta, Palermo si divide tra chi urla "no al tram" e chi invece è favorevole a un miglioramento dei servizi, anche a discapito – così ritengono le persone che hanno manifestato in corteo - del volto storico della città.

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È facile intuire quali siano le ragioni del sì e del no. I sostenitori del sì avvallano la loro tesi sostenendo che il tram sarà senza catenaria (senza pali e senza fili), che gli alberi di via Libertà non saranno abbattuti e che ci saranno più controlli sui livelli di inquinamento.

Chi invece sostiene il no invoca l'obbligo dei cittadini a salvaguardare il volto storico della città, risorsa fondamentale per il turismo. Con il tram, a loro dire, Palermo si trasformerà presto in una ferrovia a cielo aperto e sarebbe meglio investire ulteriori fondi per il potenziamento degli autobus.

Intanto, mentre proliferano anche gruppi di protesta su Facebook, il candidato sindaco di Palermo Fabrizio Ferrandelli propone una soluzione alternativa e lancia la consultazione online "No al tram in viale della Libertà, sì al Brt (Bus Rapid Transit) dalla stazione centrale allo stadio".

«Dico no al tram in viale della libertà e lancio un'idea da condividere con i palermitani – dichiara Ferrandelli - Sperimentiamo il Brt (Bus Rapid Transit), un sofisticato sistema di trasporto basato su autobus moderni ed ecocompatibili che offre una mobilità urbana rapida confortevole ed efficiente in termini di costi».

Allo stato attuale, Palermo è un cantiere a cielo aperto che, in nome della mobilità, sta mettendo a dura prova la pazienza dei cittadini. La speranza non può che essere quella di avere al più presto un piano definitivo e concluso sulla viabilità, al di là di proclami e battaglie elettorali.

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