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No Mafia Memorial: il museo sulla storia dell'antimafia

La prossima primavera potrebbe aprire le porte a Palazzo Gulì a Palermo un nuovo museo multimediale dedicato alla storia della lotta alla mafia e del fenomeno stesso

  • 30 giugno 2016

Un video che racconta la lotta alla mafia e le vittime della stessa attraverso immagini di repertorio, proiettato nell'Auditorium della sede regionale della RAI di Palermo: così comincia la conferenza stampa per presentare "No Mafia Memorial", momento atteso per ben undici anni.

Dal 2005 il Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato, presieduto da Umberto Santino, prova a creare un dialogo concreto con le istituzioni del territorio per la creazione di un memoriale-laboratorio della lotta alla mafia. Tante le manifestazioni di interesse, pochi i gesti concreti.

Oggi un passo avanti deciso: la prossima primavera, se tutto procede nei tempi previsti e con un po' di fortuna, "No Mafia Memorial" potrebbe aprire le porte ai visitatori negli spazi di Palazzo Gulì, in corso Vittorio Emanuele a Palermo. Esiste già il sito ufficiale nomafiamemorial.org in cui si possono trovare le prime informazioni sul museo.

Un museo 2.0, dal forte carattere multimediale e interattivo è l'idea proposta da curatore dell'allestimento, Ario Melodia, che ha immaginato un spazio espositivo così smart da poter essere sostituito nei contenuti con un click, per dar modo di allestire mostre temporanee e aggiornare continuamente le informazioni, «perchè il memoriale deve mantenere un costante rapporto con la realtà della città e far riflettere sul passato, ma anche sul presente» ha affermato.

Con la partecipazione di RAI Teche, di Banca Prossima e delle tante associazioni che si occupano di legalità, il memoriale conterrà tutti i volumi e la documentazione del Centro Impastato per la consultazione, oltre ad immagini e reperti video per ricostruire appunto la memoria della storia della lotta alla mafia.

Un grande progetto, un vuoto nella città di Palermo che si colma, perchè non si possono creare coscienze nuove e critiche se non ci si ferma a riflettere su momenti che hanno portato alla realtà in cui si vive oggi.

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