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Nove poli museali: così i beni culturali si modernizzano

Nove poli e una nuova norma che garantirà sgravi ai finanziatori di iniziative culturali: il volto dei beni culturali comincia a cambiare e a modernizzarsi

  • 5 ottobre 2015

Cambiano i tempi, cambia il modo di gestire l'arte, la cultura, gli spazi. La novità è succosa: prenderanno presto vita nove poli museali, uno per ogni provincia, cui faranno capo i vari musei.

I poli saranno frutto del provvedimento annunciato da Antonio Purpura, assessore regionale ai Beni culturali, a margine del trentanovesimo convegno di Economia e Politica Industriale dal titolo "Le nuove imprese per una nuova industria della cultura e dei beni culturali".

L'intento è quello di rendere più flessibile l'organizzazione e di utilizzare al meglio le risorse disponibili: dovrebbe infatti presentarsi la possibilità di spostare le risorse umane all’interno di ogni polo come se si operasse all’interno di un’unica struttura.

Non solo: si sta lavorando anche ad una norma che garantirà detrazioni a chi finanzierà le iniziative culturali. Si tratta insomma di provvedimenti che dovranno essere gli strumenti dell’alchemica trasformazione della cultura in economia, tanto auspicata dal presidente della regione Rosario Crocetta.

Se tutto dovesse andare come previsto, i beni culturali siciliani dovrebbero seguire una rigida programmazione votata alla valorizzazione delle risorse: dovranno, insomma, essere tutelate ed esaltate per attrarre i turisti.

Una prospettiva che richiederà un impegno particolare e costante non solo da parte delle istituzioni, ma anche da parte dei siciliani stessi, che spesso dimenticano le bellezze che possiedono.

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