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Nuovo "Waterfront" per riqualificare le coste siciliane

Presentato al Palazzo del Governo di Trapani il progetto per la riqualificazione delle coste siciliane e maltesi. A Palermo il "Master Plan" attende il via ufficiale

  • 8 settembre 2013

Rendere le coste più vivibili, fare sì che quelle comuni diventino punto di partenza per nuovi progetti, realizzare nuovi interventi per dare vita a grandi opportunità: questo è ciò che il progetto Waterfront si prefigge. Questo è quello a cui Palermo, Trapani e Malta aspirano. Partiti gli studi, i risultati cui si è arrivati sono stati gli strumenti per la valorizzazione delle coste siciliane e maltesi da sottoporre ai governi regionali, punto di partenza per passare alla fase più importante: mettere in atto i progetti per le coste.

Strumenti che partono dalla conoscenza che porta a tutelare i luoghi chiave delle tre coste in analisi, che faccia sì che divengano prioritari la conservazione e lo sviluppo dei litorali, urbani o extraurbani. Il programma per rendere tutto questo possibile è stato presentato al Palazzo del Governo di Trapani e racchiude l'impegno delle amministrazioni locali al portare avanti una riqualificazione delle coste come punti di partenza per lo sviluppo economico e sociale sull’esempio di riuscite esperienze europee ed internazionali.

Dal 2011 al 2013, grazie ad un cofinanziamento di 286 mila euro dall’Unione Europea col programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Malta, gli esperti del progetto "Waterfront" hanno studiato con attenzione le coste della provincia di Trapani e Palermo e dell'isola di Malta e hanno messo a punto una serie di strategie che muovono tanto dalla prerogativa di uno scambio di esperienze transfrontaliere, quanto dalla logica recettività cittadina.

Nell'ottica specifica degli interventi sul waterfront palermitano si è scelto di attuare un vero e proprio potenziamento infrastrutturale comprensivo di valorizzazione urbana tramite il "Master Plan", mirante a connettere tutti i tessuti portuali e di inserirli in un sistema di riqualificazione ambientale. Il cuore del "Master Plan" è "L'Officina del Porto", laboratorio di analisi e progettazione che sta incentrando il suo operato sull'obiettivo di realizzare servizi, aree di parcheggio e nuove aree dalle molteplici funzioni urbane.

Per fare ciò è naturalmente inevitabile che la popolazione di utenti sia interattiva e tratti il waterfront come un ambiente disponibile ad accogliere la diversità e la varietà, come luogo di incontro e scambi tra le diverse culture. E, soprattutto, che le amministrazioni facciano sì che il progetto non rimanga una bozza, ma prenda forma nei tempi più brevi.

Secondo Maurizio Carta, professore ordinario Dipartimento di Architettura dell'Università di Palermo, la sfida sta proprio tutta qui, nel «trasferire questi risultati in azioni concrete adottate dalle amministrazioni locali e regionali per la riqualificazione dei nostri waterfront urbani, preziose opportunità per lo sviluppo, non solo quantitativo ma sempre più qualitativo, e per produrre effetti sia nel dominio dei beni comuni che in quello degli interessi privati».

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