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Palermo, Monreale e Cefalù siti Unesco per l'Expo 2015

La Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco ha approvato in via definitiva la candidatura dei siti palermitani al patrimonio Unesco, in tempo per l'Expo 2015

Balarm
La redazione
  • 2 febbraio 2014

Si doveva aspettare l'estate 2014, per sapere se fosse stata accolta la richiesta della città di Palermo di inserire l'itinerario arabo-normanno e le cattedrali di Cefalù e Monreale al World Heritage List, l'elenco dei siti patrimonio dell'umanità. Ma la Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco ha approvato in via definitiva e trasferito all'Unesco di Parigi la candidatura dei siti palermitani per l'iscrizione al patrimonio storico-artistico dell'umanità per l'anno 2015.

La proclamazione è prevista per la tarda primavera-estate del 2015, quindi in tempo affinché Palermo apra le sue porte e i suoi patrimoni ai visitatori di Expo 2015. A comunicarlo con soddisfazione è proprio il presidente dell'organismo, il siciliano Giovanni Puglisi.

«Questo risultato - dice Puglisi - non soltanto valorizza ulteriormente un territorio che merita un destino certamente migliore di quello che gli viene assegnato dalle disavventure della politica di questi anni, ma anche inserisce nel patrimonio dell'Unesco un sito che davvero si presenta con caratteristiche di unicità perché il patrimonio bizantino e arabo-normanno che è sedimentato nei siti storico-artistici di Palermo è un esempio unico al mondo di sincretismo culturale a valle di diversità religiose e politiche».

«In Sicilia - prosegue Puglisi - nei millenni della sua storia non è stata mai cancellata alcuna esperienza culturale religiosa, ma ognuna è cresciuta accanto all'altra conservandone e rispettandone valori e tradizioni. Mi auguro solo che la memoria possa restare anche un progetto di vita per il futuro. Mi preme infine ricordare che la procedura per la candidatura, dopo la valutazione tecnica del ministero dei Beni Culturali, viene approvata dalla Commissione Italiana per l'Unesco e trasferita a Parigi per la parte conclusiva dell'iter».

Nell'itinerario, frutto del lavoro, durato tre anni, di un comitato tecnico-scientifico composto da esperti di diversi ambiti, in stretto contatto con il Ministero dei Beni Culturali, ci sono le cattedrali di Cefalù e Monreale con i chiostri alle quali si aggiungono, nel capoluogo, la Cappella Palatina, Palazzo Reale, la Zisa, la Cuba, il Ponte dell'Ammiraglio, le chiese di san Giovanni degli Eremiti, Santa Maria dell'Ammiraglio e San Cataldo.

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