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Palermo sviscerata: i lavori per la metro in centro città

Dal settembre 2014 fino al 2017 Palermo si trasformerà ancora una volta in un cantiere a cielo aperto per dare vita alla nuova metropolitana. Per la gioia degli automobilisti

  • 28 luglio 2014

Il termine più corretto per definire la città di Palermo è uno solo: sviscerata. Ed è destinato ad esserlo per ancora lungo tempo: è infatti stato dato il benestare per il completamento dei lavori dell'anello ferroviario (scarica il pdf), che dovrebbero trasformare Palermo in una città all'ultimo grido.

Grido. Forse sarebbe meglio definirla una città da urlo: quelle stesse urla che i lavoratori che ogni mattina dovranno mettersi alla guida della propria auto intoneranno quando prenderanno coscienza del fatto che tali lavori partiranno a settembre del 2014 e si concluderanno soltanto a luglio del 2017.

Le ruspe dell'azienda catanese Tecnis, cominceranno al passo con l'autunno e con il ritorno sul posto di lavoro i lavori di scavo di una galleria che collegherà la stazione di piazza Giachery con quella di via Notarbartolo passando dal porto e da piazza Politeama.

Il risultato finale dovrebbe essere un anello ferroviario di tutto rispetto che metterà i palermitani nelle condizioni di poter scegliere tra ben sessantaquattro treni al giorno (uno ogni quarto d'ora) nella prima fase, e centonovantadue treni al giorno (uno ogni cinque minuti) quando andrà a regime.

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Il problema di fondo è che per quanto un simile sistema ferroviario possa effettivamente, una volta realizzato, diventare un punto di forza per la città, sono inevitabili i brividi del palermitano al pensiero di quanto accadrà dopo il suo caffè mattutino.

Se già la città sembrava (e sembra) una bolgia ingestibile per via degli imbottigliamenti dovuti alle differenti tipologie di lavori e cantieri che la attraversano in lungo e in largo, quali ulteriori rallentamenti subirà?

Risulta, come sempre, immediata e facile l'associazione all'avvocato del film "Johnny Stecchino", che con una pronuncia incarcata si lamentava dicendo che la più grande piaga di Palemmo [...] è il traffico! Troppe macchine! è un traffico tentacolare, vorticoso, che ci impedisce di vivere e ci fa nemici famigghia contro famigghia, troppe macchine!

Il palermitano, come sempre, si rimette al volere delle istituzioni. E cerca di vedere il lato positivo: il il prolungamento dell'esistente ferrovia Palermo Notarbartolo-Palermo Marittima, prevede la realizzazione di una nuova stazione in via della Libertà, e occuperà tra i cento e i duecento operai, più altri quattrocento per le aziende coinvolte a rotazione.

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