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Panico da meningite a Palermo: prevenzione e vaccini

Non è un'epidemia, ma dopo i recenti casi di meningite l'assessorato alla Salute ha disposto misure preventive, con vaccini gratuiti per i giovani dai 12 ai 30 anni

  • 11 agosto 2016

Pochi, ma sufficienti ad allertare un'intera cittadina. I casi di infezione da meningococco accertati a Palermo hanno scatenato una certa paura, ed è per questo che l'assessorato Regionale alla Salute ha deciso di incrementare la copertura vaccinale contro la meningite.

Una circolare regionale - firmata dal dirigente del Servizio Epidemiologia Mario Palermo, dal direttore generale del Dipartimento Attività Sanitarie Ignazio Tozzo e dall'assessore Baldo Gucciardi - ha esteso la gratuità del vaccino tetravalente.

Il vaccino vale contro i sierotipi A,C,W135,Y, ovvero i quattro più pericolosi ceppi di meningococco, e tutti i giovani dai 12 ai 30 anni, la fascia più a rischio di mortalità nei casi di infezione, possono richiederlo recandosi nelle Asp e negli ospedali più vicini.

Tessera sanitaria alla mano e si potrà accedere al servizio; anche chi dovesse superare il limite d'età potrà disporre del vaccino con la formula del co-paying (spese a metà fra cittadino e Regione).
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«La meningite è una malattia epidemica che si diffonde per contatto diretto, attraverso le secrezioni organiche (starnuti, tosse). Per questo motivo le situazioni di sovraffollamento sono le più rischiose» spiega il dottor Francesco Salomone, medico generico, neonatologo ed omeopata di Palermo.

«I sintomi più evidenti sono febbre altissima - che rende del tutto inefficaci le terapie con antipiretici - e rigidità nucale, oltre ai conseguenti mal di testa, nausea e vomito».

L'Assessorato è comunque molto chiaro sul fatto che non è in corso un'epidemia. Come conferma il dottore Salomone, «l'infezione da meningococco non è mai stata debellata e statisticamente, al momento, non si registra un incremento dei casi. Hanno certamente fatto scalpore le recenti notizie sulle giovani palermitane ricoverate, ma si tratta di specifici casi iperacuti».

La cosa più intelligente e utile da fare, in sostanza, è prevenire, informarsi e prendere tutte le precauzioni del caso, seguendo i consigli del proprio medico.
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