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"PanormVs", il brand della città con il volto del Genio

Il Genio di Palermo presta la sua immagine al nuovo marchio della città: nasce "PanormVs", brand che mira alla promozione turistica e culturale di Palermo

  • 25 giugno 2013

Viene considerato il contraltare laico della Santuzza. Anche se non ce ne voglia la Santa protettrice Rosalia, ma il Genio di Palermo è il numen per eccellenza, dunque patrono tutelare della città. Sarà forse per questo che è stato scelto come simbolo identificativo del nuovo marchio della città di Palermo. “PanormVs” è, infatti, il novello city brand del capoluogo siciliano, presentato dall'Assessorato Attività produttive e Sviluppo economico del Comune, che servirà alla promozione turistica e culturale della città nel mondo.

Sarà davvero così? Intanto l'iniziativa mira a dotare Palermo di un marchio che la identifichi nelle sue sfaccettature storico-culturali così da aumentare la sua competitività nel mercato mondiale e attrarre investitori e flussi turistici. Sembrerebbe una strategia di merchandising, così, non stupitevi, se da qui a breve ogni borsetta, t-shirt, cappello, gadget o souvenir sarà marchiato a fuoco con il nuovo logo. La figura mitica del capoluogo più a sud d'Italia, raffigurante un re con il corpo da giovane e il volto da vecchio, abbracciato ad un serpente che sembra mordergli il petto, è pronta a fare il suo debutto oltreoceano.

Secondo la tradizione, il famigerato “Genio” è considerato colui che produce e genera, una sorta di patrono terreno da invocare nei momenti di emergenza. Siano dunque questi i tempi giusti? Intanto ciò che sperano dall'alto è che quest'iniziativa possa contribuire al consolidamento dell'immagine della città e, al tempo stesso, sia un'occasione per del sano business. Aspettando che i posteri declinino l'ardua sentenza, un aneddoto curioso da raccontare è sicuramente quello che investe il profilo grafico del lettering che rimanda alle sue origini latine.

“PanormVs”, nome primordiale della città di Palermo, ha una V al posto della U che non funge da semplice espediente creativo, quanto piuttosto da ritorno alle origini. In principio, infatti, un fabbro incaricato all'incisione della scritta sul portone di Villa Giulia, sbagliò invertendo le due lettere. Così figurò scritto “Pvbblica Uilla Giulia”. Questo strafalcione storico divenne uno dei tratti distintivi di questa terra ed è così che con il nuovo marchio le si vuole rendere omaggio. Inoltre, il logotipo apparirà sempre su uno sfondo bianco, sfoggiando i colori tipici di Palermo, il rosso e il giallo.

«Il Genio, insieme a Santa Rosalia - ha spiegato Leoluca Orlando - sono specchi della realtà palermitana. Il Genio è il patrono laico: statua silenziosa e tanto espressiva. Non è casuale la scritta in pietra, terribile e ammonitrice: Divora i figli e nutre gli altri. “PanormVs” con il Genio si fa oggi marchio di una città che ha compreso finalmente l’importanza di nutrire figli e radici, ma è consapevole anche del rischio che corre, quello di soffocarli. Per questo la città - conclude il sindaco - deve farsi spuntare le ali o il rischio sarà quello di essere spazzata via come un aquilone al primo soffio di vento». Ecco appunto. Che la Santuzza dall'alto ci assista senza sentirsi offesa. Al prossimo giro ci sarà lei in primo piano.
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