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Piano Battaglia: il degrado e quel turismo "fantasma"

Anche quest'anno, la nuova stagione sciistica a Piano Battaglia faticherà a cominciare: alberghi che prima accoglievano tanti turisti sono in uno stato di totale abbandono

  • 13 settembre 2016

Riusciranno i palermitani a vedere inaugurata la nuova stagione sciistica di Piano Battaglia? La risposta non è affatto scontata così come potrebbe sembrare. Non è la prima volta che la nuova stagione a Piano Battaglia "arranca".

Mentre si attende l'apertura dei nuovi impianti di risalita di Piano Battaglia, già pronti ma ancora chiusi al pubblico, è inimmaginabile pensare di trascorrere il proprio tempo libero a Piano Zucchi sulle Madonie, in passato una meta che attirava molti turisti.

Alberghi che prima accoglievano turisti provenienti da varie parti d'Italia e non solo, oggi sono completamente abbandonati a loro stessi: meta del turismo invernale degli anni Ottanta e chiusa dagli anni Novanta, l'Hotel La Montanina è più che mai fatiscente e l'edificio è a rischio crollo.

La struttura era stata messa in vendita, ma nessuno si è fatto avanti. Oggi, lo spettacolo è raccapricciante all'esterno e perfino all'interno: piante infestanti ricoprono l'edificio e dentro ci sono solo mobili distrutti, specchi e vetri in frantumi, sedie e poltrone sparse ovunque.
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La situazione è disastrata anche al Rifugio Orestano del Club Alpino Siciliano: da dieci anni, dopo un incendio che nel 2008 distrusse il tetto e l'ultimo piano della struttura, l'edificio non accoglie più turisti. Gestito da Beppe Mogavero, il Piano Torre Park Hotel è diventato un centro d'accoglienza dove neanche i migranti vogliono restare a lungo.

La Baita del Faggio è l'unica struttura ricettiva aperta al pubblico ma adesso è in vendita. Il turismo nella zona sembra essersene andato via da tempo e la contrazione di clienti ha raggiunto picchi del 70%, portando così gli albergatori sull'orlo della disperazione.

Anche per la prossima stagione quindi non bisogna attendersi grandi cambiamenti ma solo sperare che qualcuno si faccia avanti per riportare la zona al suo originario splendore e rimettere in moto il turismo.
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