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"Premio FAM": vince il palermitano Daniele Franzella

Il riconoscimento più importante del "Premio Fam - Giovani per le Arti Visive" è stato attribuito allo scultore palermitano Daniela Franzella per "Qualcuno non sia solo"

Balarm
La redazione
  • 24 novembre 2014

Un primato tutto palermitano, un successo artistico che premia uno scultore innovativo e in grado di colpire nel segno: il Premio FAM - Giovani per le Arti Visive ha conferito il suo più alto riconoscimento allo scultore Daniele Franzella e alla sua opera "Qualcuno non sia solo", realizzata in terracotta policroma.

La manifestazione, promossa dalle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento e dall’associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento, ha premiato l'artista palermitano con il parere unanime del direttore del mensile "Arte" di Mondadori Michele Bonuomo, del collezionista d'arte contemporanea e presidente dell'omonima fondazione romana Giovanni Giuliani e del docente di Storia dell'Arte contemporanea presso l'Accademia di Belle Arti di Brera Marco Meneguzzo.

"Qualcuno non sia solo" è un gruppo scultoreo i cui elementi sono in stretta correlazione tra di loro. Nell'insieme, il gruppo dà vita ad una vera e propria mitologia popolata da mostri, eroi, animali leggendari, uomini in grado di volare o esseri dalla forza sovrumana, che sembrano allo stesso tempo vicini e lontani da noi.

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Per questo, le tre autorità in campo artistico non sono state le uniche a gradire il lavoro di Franzella: è stato infatti registrato un alto gradimento del pubblico, che gli ha fatto aggiudicare anche la posizione di artista più votato dai visitatori.

La forte autenticità di "Qualcuno non sia solo", infatti, è stata colta anche dalla giuria popolare, che ha fatto in modo che l'artista si aggiudicasse anche il premio intitolato alla memoria di Andrea Di Marco, artista palermitano scomparso prematuramente e al quale le FAM dedicheranno nel 2015 la prima mostra postuma.

Il giornalista Michele Bonuomo ha attribuito all'opera dell'artista delle particolarità di grande rilevanza: una forte immediatezza che si rivela al contempo essere molto popolare, la capacità di esprimere una realtà dolente ma secca e la capacità di tenere insieme forma, idea, stato d’animo, allusioni ed echi.

Il secondo premio è andato invece ai gemelli catanesi Carlo e Fabio Ingrassia con “Astrazione Novecentista”, mentre il terzo è stato conferito al palermitano Stefano Cumìa per il trittico composto da "SCV TOV 3K" "SCP RO 4K" e "SCP TOB 4K". Ai vincitori sono andate tre residenze d’artista: Dusseldorf per Franzella, la Toscana per i fratelli Ingrassia e il Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, partner delle FAM nell’organizzazione del premio, per Cumìa.

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