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Riapre il Centro Olimpo: la storia di una cooperazione

Un bel progetto di cooperazione, una riapertura orientata alla legalità: rivive il Centro Olimpo a Mondello, grazie all'impegno attivo e costante dei 34 ex dipendenti

  • 20 novembre 2014

In uno scenario economico disastrato riuscire a creare un fronte comune è una situazione rara. Le costanti divisioni generate da un clima incerto generano ulteriori incertezze, minando alla base il concetto di associazione e di azione di gruppo. Eppure, nonostante tutto, c'è ancora chi porta avanti con convizione l'idea che muoversi insieme porti a grandi risultati. E infine, li raggiunge: questa è la storia dei trentaquattro ex dipendenti del Centro Olimpo.

La chiusura del Centro ha portato con sé il trauma dellla perdità del lavoro. Eppure, coloro che si sono trovati con poco o niente tra le mani hanno deciso che non era il momento di arrendersi. Così, cooperando, i trentaquattro ex dipendenti del Centro hanno messo insieme le proprie indennità di mobilità: oltre 550 mila euro, da utilizzare per un obiettivo semplice ed insieme enorme: tornare ad aprire.

Le problematiche e i sacrifici richiesti da un tale obiettivo non sono certo stati di poco conto. Eppure l'operazione di workers byout ha portato al risultato sperato: grazie alla fondazione della cooperativa "Progetto Olimpo" i dipendenti sono riusciti a farsi assegnare i locali, sottoposti a sequestro da oltre un anno, di quello che è stato uno dei primi centri commerciali palermitani.

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Dopo l'assegnazione dei locali sequestrati alla Romana Costruzioni e l’affitto dell’azienda dalla curatela fallimentare della K&K (anch’essa sottoposta a provvedimento di sequestro), il motore tornerà a rombare venerdì 21 novembre con l'apertura al pubblico, dando all'operazione una nuova luce: quella di un progetto unico nel suo genere il primo di questo tipo su un’azienda sottratta alla mafia nella grande distribuzione organizzata, orientato alla legalità e ai più sani principi.

Al fianco dei dipendenti si sono schierati Legacoop e le istituzioni, tra cui il Comune di Palermo, la Procura e la Sezione Misure di Prevenzione: l'azione combinata di queste forze porterà nuova luce ai 6000 metri quadri della struttura, che comprenderà un Eurospar e una galleria di negozi, tra cui una boutique e una parafarmacia.

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