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Rotta dei Fenici: l'itinerario antico che punta all'Unesco

Un itinerario antico, una voglia attuale e profonda di pace, cooperazione e riscoperta: da Castelvetrano parte la proposta di candidatura Unesco per la "Rotta dei Fenici"

Balarm
La redazione
  • 30 novembre 2015

Che non si dica che tutti i giovani d'oggi non hanno interesse verso la cultura e le potenzialità della Sicilia: proprio da loro,infatti, parte la proposta di candidare la "Rotta dei Fenici" uno degli itinerari culturali più antichi della regione, alla lista del patrimonio immateriale dell'Umanità.

Un passo verso l'Unesco che giunge dal liceo classico Giovanni Pantaleo di Castelvetrano e vuole esaltare un itinerario già riconosciuto dal Consiglio d'Europa, dando luce a quella Sicilia Occidentale che ancora non comprendeva alcuna candidatura.

Per ufficializzare la candidatura, il direttore della Fondazione Unesco Sicilia Aurelio Angelini si è riunito con alcuni rappresentanti delle più importanti reti nazionali della Rotta di Spagna, Italia e Tunisia.

Questo perché la "Rotta" divenga un percorso in grado di coinvolgere tutti i paesi del Mediterraneo, seguendo le orme di navigatori, marinai, esploratori e commercianti che nel corso dei secoli hanno dato spazio ad uno scambio culturale e ad un dialogo pacifico significativi ed esemplari.

In un periodo decisamente disperato, dove la xenofobia sembra dilagare senza freni, la "Rotta dei Fenici" si propone come mezzo per rendere il mare nostrum non un cimitero o un luogo di scontro, ma il simbolo della conoscenza, della pace, della cultura e della conoscenza.

Per questo, si parla già di cooperazione tra i territori coinvolti e si procede, a testa alta e con tutte le migliori intenzioni, verso un progetto che vedrà unite più volontà al fine di dare ad un percorso antico un'importanza e un significato attuali e carichi d'emozione.

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