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Salvo Piparo in "Buttanissima Sicilia": tra satira e ironia

Dalle pagine di un libro al palco: "Buttanissima Sicilia" di Pietrangelo Buttafuoco arriva sabato 31 gennaio al teatro Biondo di Palermo con tutta la sua forza critica e ironica

  • 26 gennaio 2015

In origine fu la carta, e con la carta il fervore che solo parole d'inchiostro possono trasmettere: "Buttanissima Sicilia", il discusso tascabile di Pietrangelo Buttafuoco, agitò non poco la classe politica siciliana e oggi continua a pungolarla sbarcando al Teatro Biondo di Palermo nella sua trasposizione teatrale, sabato 31 gennaio alle ore 21.

Le accuse mosse dalle pagine di "Buttanissima Sicilia" si concretizzano nel riadattamento scenico di Salvo Piparo con testi di Pietrangelo Buttafuoco, Salvo Piparo, Salvo Licata, Ficarra&Picone e le musiche di Costanza Licata e Rosamaria Enea. Tra musica, canto e recitazione, Piparo, Licata ed Enea, mettono la propria capacità artistica al servizio del libro, trattando dei mali della regione con tagliente ironia.

Diretti da Giuseppe Sottile del Basto i tre attori/musicisti ci conducono in un turbinare di gioie e dolori, dove il contrasto è netto, forte, divertente: perché la nostra "Buttanissima" regione si vende, si dà, si presta al male e spesso non se ne rende conto.

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Le "cose di Sicilia" sono protagoniste assolute dello spettacolo: incroci di passato, presente e futuro in un crescendo di satira feroce, di coraggiose ammissioni, di teste chine per la disfatta, vedono muovere personaggi reali che sembrano quasi inventati: il Totò vasa vasa di allora e il Saro di adesso.

Sul palco i tre attori si muovono, si scambiano, si fanno portatori di fierezza e allo stesso tempo di dolori, di scherzi divertenti e di osservazioni taglienti: la Sicilia diventa a tratti una terra desolata dove tutto è bruciato e a tratti una terra ancora salvabile, ancora vivibile e viva.

Tra duelli verbali e rime baciate il cammino parlato si snoda tra mafia, antimafia, farsa, tragedia, presunti colpevoli e colpevoli assodati. Il sarcasmo dei protagonisti taglia e ricuce ferite che bruciano, ma senza scordare di fare sorridere.

Nel calderone dello spettacolo l'antico e il contemporaneo si fondono e avanzano nella narrazione, ripescando episodi di storia che hanno un sapore contemporaneo, con lo scopo di coniugare il divertimento alle amare riflessioni, la risata alla presa di coscienza, il silenzio alla musica.

I biglietti hanno un costo di 16.50 euro (platea e palchi) e di 11.50 euro (galleria), con riduzioni per chi possiede le carte Cral e di associazioni convenzionate. Sono inoltre previsti sconti per studenti universitari.

È possibile effettuare l'acquisto presso il botteghino del teatro, aperto da martedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. Per maggiori informazioni è possibile chiamare il numero 328.8663774 o il botteghino, al numero 091.7434341.

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