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"Senza Pugni", l'esordio letterario di Davide Mannelli

Un romanzo che parla di sogni, speranze e lotte: "Senza Pugni", di Davide Mannelli, conduce nel mondo della boxe in modo inaspettatamente profondo e coinvolgente

Balarm
La redazione
  • 14 luglio 2014

Marco Russo è un bambino che non riesce a staccare gli occhi dallo schermo quando si tratta di pugilato. Nel 1970 si ritrova incantato ad osservare quello che sarà uno dei momenti più importanti della sua vita: l'incontro tra Carlos Monzòn e Nino Benvenuti. L'incontro segna le sue sorti: da quel momento Marco lavorerà duramente per diventare un pugile, ma pagherà con la disillusione il prezzo dei suoi sogni.

"Senza Pugni", del giovane scrittore e giornalista palermitano Davide Mannelli, edito da Leima, incrocia due linee temporali: quello di un Marco ragazzino negli anni '70, ancora pieno di sogni e speranze e quello di un Marco adulto, negli anni '80, che affronterà il cinismo e i dolori della vita trovando sul suo percorso uno degli avversari più temibili: sé stesso.

Libro d'esordio di Davide Mannelli e composto da 232 pagine, "Senza Pugni" parla di un mondo duro e violento, ma non in modo rozzo: i pensieri del protagonista si impregnano di cultura, a dispetto del suo percorso.

"Senza Pugni" è disponibile nelle grandi librerie in tutta Italia, ed è acquistabile sul sito web della casa editrice Leima e sulle maggiori piattaforme online di vendita di libri.

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