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Teatro Garibaldi occupato: le iniziative culturali

L'occupazione continua e promuove appuntamenti quotidiani tra laboratori, musica e teatro: questa sera uno spettacolo che unisce violoncello e danza

  • 23 aprile 2012

Il teatro aperto a tutti continua la sua battaglia e organizza un calendario di appuntamenti quotidiani tra laboratori per bambini, musica e teatro: lunedì 23 aprile alle ore 21.30 in scena al Teatro Garibaldi Giovanni Ricciardi, Angelo Di Mino, Giovanna Velardi in uno spettacolo che unisce violoncello e danza. Martedì 24 aprile dalle ore 14 alle 17 via al Laboratorio di corporeità e suono "Idraulica del corpo e della voce" a cura di Florinda Pecoraro mentre domenica 29 aprile dalle 15 alle 18 prove aperte al pubblico volte alla prima produzione del Teatro Garibaldi Aperto con la "Libera Orchiestra Garibaldi".

Il comitato Teatro Garibaldi Aperto inoltre invita tutti a portare una sedia da donare al teatro per rendere gli spazi sempre più accoglienti e lanciare l'ennesimo segnale di un programma vivo, ostinato ed irremovibile che vede sempre più rappresentanti del mondo della cultura abbracciare la causa degli occupanti.

Il teatro Garibaldi resta dunque aperto e continua a ricevere solidarietà da tantissimi rappresentanti del mondo della cultura e dello spettacolo, che hanno fatto dell'occupazione degli spazi abbandonati all'incuria, l'occasione per dare vita ad un piccolo miracolo delle relazioni sociali. Sono arrivati in tanti, da Donatella Finocchiaro, Claudio Gioè, Emma Dante, oltre a cantanti, registi, attori di compagni siciliane, tutti lì per dare un segnale, stretti sul palcoscenico o stipati sui palchetti: l'arte rende vivo e magico qualsiasi posto, anche un locale mai restituito alla società che si trovi sotto lo stato perenne di ente restaurato con spese che si aggirano intorno ai quattromilioni e mezzo di euro.

Prima l'occupazione con l'intervento immediato della polizia, poi la negoziazione che ha permesso ai manifestanti, dopo una lunga trattativa, di regolarizzare la propria presenza all'interno del teatro Garibaldi con un'autorizzazione da parte del Commissario Straordinario valida fino alla mezzanotte di domenica 15 aprile. Adesso che il permesso è scaduto, il comitato "Teatro Garibaldi aperto", che per tre giorni ha fatto sì che lo spazio ritornasse in mano ai cittadini e fosse luogo di laboratori, di confronti e di ascolto reciproco, decide di continuare il presidio sfidando tutti e tutto. Il presidio continua in una nuova forma partecipata di assemblea permanente attraverso la perenne presenza di artisti e cittadini presso gli spazi.

«Migliaia di persone persone hanno aderito alle ragioni del nostro manifesto, rendendo questo spazio vivo e ricco di bellezza» dicono dal comitato che ha intanto realizzato una petizione on line, riportante le richieste avanzate e che chiunque può sottoscrivere. Nessuno ha intenzione di abbandonare il desiderio di interrogarsi sul valore della cosa pubblica, della gestione delle risorse destinate alla cultura, della necessità di un sistema di regole che i cittadini stessi possano raccontarsi e sperimentare. L'esperienza cambierà semplicemente forma, ma non intenzioni.

"Il Teatro Garibaldi è aperto" diceva lo striscione sbandierato la mattina dell'occupazione. Come al teatro Valle di Roma, si è deciso per l'occupazione, così un centinaio tra attori e studenti hanno occupato il teatro Garibaldi a Palermo, luogo mai restituito alla città dopo la chiusura per interventi di restauro avvenuta ben cinque anni fa. L'ingresso è avvenuto da una uscita di emergenza laterale: negli spazi si trovano tutt'ora attori di alcune compagnie cittadine, artisti, rappresentanti del mondo della cultura e gli esponenti del centro sociale Anomalia.

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