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Tesori tornati alla luce: mura e soffitti parlano di storia

Palermo riserva sempre nuove sorprese: a Palazzo dei normanni è stato scoperto un antico muro e dei bellissimi soffitti lignei sono stati rinvenuti al museo Antonio Salinas

  • 23 marzo 2016

Palermo, un tesoro sempre da scoprire: bella com'è, piena di grandi strutture architettoniche che ne raccontano la sua lunga storia, strutture che raccolgono testimonianze di numerose dominazioni, ha sempre qualcosa di nuovo da offrire.

Recente è la scoperta di un antico possente muro, spesso oltre 5 metri, all'interno del Palazzo dei normanni, su cui alla fine del XVI secolo venne elevato il prospetto attuale. Secondo gli studiosi, rappresenta un'altra importante testimonianza delle vicende edilizie che hanno interessato il complesso rimasto sempre in vita dalla fondazione punica fino a oggi.

È da appurare però se il muro sia di età normanna o della precedente fase islamica, periodo in cui Palermo rinacque e si trasformò in una delle città più importanti del mediterraneo.

Sono stati avviati così i lavori da parte della Sovrintendenza ai Beni culturali per scoprire il periodo a cui è addebitabile la costruzione del muro che dovrebbe costituire il limite del palazzo di età medievale che gli studiosi non avevano potuto finora localizzare con esattezza.

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Insieme al muro sono stati rinvenuti anche diversi livelli pavimentali e strutture murarie. Il compito affidato agli archeologi, quindi, è quello di avviare un approfondimento delle indagini affinché si renda possibile fissare una precisa datazione per poter essere certi dell'origine del muro.

Ma non solo, Palermo svela un altro tesoro nascosto: sono stati scoperti nel convento dei padri Filippini che dal 1866 è sede del museo archeologico nazionale Antonio Salinas alcuni soffitti lignei dipinti, uno risalente al Seicento.

Il soffitto secentesco è stato scoperto nella sala di ricreazione al primo piano del complesso ed era coperto da un controsoffitto che ne ha occultato per secoli la presenza. Dalle pareti, che erano state coperte, sono venute alla luce anche nicchie dorate risalenti allo stesso periodo. Altri soffitti lignei dipinti, ma di epoca successiva, sono stati ritrovati in altre sale del convento.

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