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"Tipi" da Capodanno: i festeggiamenti made in Palermo

A Palermo, come in tutto il mondo, il Capodanno porta con sé feste cui è impossibile sfuggire: ecco sei tipi di festeggiamenti in cui chiunque si può rispecchiare

  • 29 dicembre 2016

Superata la fase in cui, per il quieto vivere, si sfugge alla domanda "Cosa fai a Capodanno?" come se si stesse fuggendo da un interrogatorio delle truppe naziste, a pochi giorni dalla fine dell'anno i giochi sono fatti. La serata è predisposta, e meno che non si decida di passarlo all'estero c'è poco da fare: ci sono sei tipi di Capodanno a cui tutti abbiamo partecipato, almeno una volta nella vita.

CAPODANNO CON I PARENTI. L'odore del cotechino che inizia a cuocere alle 15 è la premessa inevitabile per un Capodanno in famiglia. Fra un piattino pieno di lenticchie (ca puortanu picciuli, ma ancora si aspettano gli arretrati degli anni precedenti) e i televisori rigorosamente sintonizzati sulla Rai (per i più alternativi Mediaset), il Capodanno in famiglia segue il suo corso fra le battute dello zio, la nonna che ci sente poco, fino al brindisi di mezzanotte. Dopo quello, i parenti crollano uno dopo l'altro, e la sfida più grande è tenere gli occhi aperti.
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CAPODANNO A CASA DI AMICI. Una volta tanto capita che, nella nostra cerchia di amici, si trovi la vittima sacrificale: colui che mette casa. Il capodanno a casa di amici è il più sbarazzino: ognuno porta qualcosa. Croce e delizia di queste serate sono gli alcolici, che però portano la vittima sacrificale di cui sopra a passare ore di puro terrore, dribblando amici di una vita barcollanti, accompagnandoli a letto, tenendo loro la testa in caso di vomito. E alla fine della serata, la vittima dirà sempre e solo una cosa: "mai più".

CAPODANNO CON AMICI DI AMICI. Non conosci nessuno, se non l'amico che ti accompagna, e ti senti quasi un imbucato. Il Capodanno con amici di amici si svolge in maniera differente a seconda del carattere di chi lo vive: ci sono chance di divertimento per coloro che amano socializzare. Per gli altri la condanna è quella di sorseggiare un cocktail a base di vodka del Fortè, facendo parte della tappezzeria. 

VEGLIONE DI CAPODANNO. Un must per gli over 40 che partono dal presupposto che sarà una serata tranquilla, con un bel cenone appanzante, lustrini, pailettes, ricchi premi e cotillon, all'insegna dell'eleganza. Solo che se è vero che si parte con le migliori intenzioni è altrettanto vero che il vino va via che è una bellezza. Così alla fine della cena ci si lanciano pezzi di panettone e parte l'immancabile trenino fantozziano, con tanto di risata contagiosa. Il mal di testa del giorno dopo è d'obbligo.

CAPODANNO IN DISCOTECA. La possibilità del Capodanno in discoteca è quella che si presenta immediatamente. I primi minacciosi inviti agli eventi su Facebook, così come i primi volantini e adesivi, sbocciano a novembre quando ancora stai digerendo la pupa di zucchero. Ad un certo punto whatsapp diventa isterico: i pr ti invitano e il blocca diventa automatico. Alla fine, presi dalla voglia di ballare, si va sull'onda dell'open bar. Anche se per tutta la serata dirai solo "eeeh?" e "uuuh, uuuh!". 

CAPODANNO IN PIAZZA. Come orsi polari che si svegliano dal letargo, in genere gli avventori del Capodanno in piazza sono quelli dell'ultimo minuto. Rimasti senza organizzazione, optano per un Capodanno alternativo: bottiglia di Gancia alla mano, monete pronte per bere cicchetti a destra e manca, i gruppi da piazza si muovono compatti, ridono e scherzano. Almeno fino a quando i piedi taccati delle donne non cominciano a protestare.
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