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"U mari nun si spirtusa": Greenpeace a Mondello

Gli attivisti di Greenpeace manifestano a Mondello per denunciare i rischi della corsa petrolifera nel Canale di Sicilia con iniziative di sensibilizzazione

  • 13 luglio 2012

"No trivelle nel Canale di Sicilia" e "Meglio l'oro blu dell'oro nero". Questi gli slogan degli attivisti di Greenpeace che venerdì 13 luglio hanno manifestato a Mondello per denunciare i rischi della corsa petrolifera nel Canale di Sicilia. Il logo della campagna battezzata in dialetto siciliano “U mari nun si spirtusa” (il mare non si sforacchia) capeggia sullo sfondo della barca a vela di Greenpeace contro la minaccia delle perforazioni in mare.

Gli ambientalisti hanno deciso di preparare una serie di iniziative di sensibilizzazione per chiedere a tutti i comuni della costa meridionale della Sicilia di firmare l'appello al ministero dell'Ambiente per fermare le trivelle e tutelare il mare del Canale di Sicilia.

All'appello lanciato da Greenpeace hanno già aderito 17 comuni siciliani. Mentre l'assessore regionale del Territorio e dell'Ambiente Alessandro Aricò, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l'assessore alla Vivibilità del Comune di Palermo Giuseppe Barbera, hanno pubblicamente firmato contro le trivellazioni.

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